Internet: una grande opportunità profetica
L’Ufficio diocesano delle Comunicazioni sociali
incontra il Consiglio e gli Operatori pastorali della nostra parrocchia
«Tra le meravigliose invenzioni tecniche che, soprattutto nel nostro tempo, l’ingegno umano è riuscito, con l’aiuto di Dio, a trarre dal creato, la Chiesa accoglie e segue con particolare cura materna quelle che più direttamente riguardano lo spirito dell’uomo e che hanno offerto nuove possibilità di comunicare, con massima facilità, ogni sorta di notizie, idee, insegnamenti. Tra queste invenzioni occupano un posto di rilievo quegli strumenti che per loro natura sono in grado di raggiungere e muovere non solo i singoli, ma le stesse moltitudini e l’intera società umana.» (Inter mirifica, 1)
Il bellissimo incipit di uno dei primi decreti redatti dal Concilio Vaticano II, raccoglie e sintetizza l’importantissima funzione dei mezzi di comunicazione a servizio della nuova evangelizzazione, e definisce la cura amorevole con cui la Chiesa è chiamata ad accoglierli per promuoverne lo sviluppo.
Oggi, dopo poco più di mezzo secolo, la comunità cristiana continua ad impegnarsi per rendere realizzabile e fruibile tale sogno. Con l’avvicinarsi della 51esima Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali (il prossimo 28 maggio), l’Ufficio diocesano ha avviato un giro di incontri nelle parrocchie per presentare il messaggio del Papa e parlare dell’Equipe comunicazione parrocchiale.
Il primo di questi incontri è stato proprio nella nostra parrocchia, venerdì 12 maggio, dove il Direttore dell’Ufficio diocesano prof. Gino Sparapano è stato invitato a partecipare al Consiglio pastorale, allargato per l’occasione a tutti gli operatori parrocchiali interessati.
Il prof. Sparapano ha illustrato la grande importanza che il tema della Comunicazione assume all’interno della pastorale cristiana, oltre che sul piano delle relazioni e dell’educazione, e ha presentato a grandi linee il Messaggio che il papa ha scritto per la prossima Giornata mondiale delle Comunicazioni:
«Non temere, perché io sono con te» (Is 43,5).
Comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo.
Alcune immagini utilizzate dal papa ci aiutano a comprendere le fasi salienti del messaggio:
La MACINA: «la mente umana è come una macina da mulino che, mossa dall’acqua, non può essere fermata. Chi è incaricato del mulino, però, ha la possibilità di decidere se macinarvi grano o zizzania.» Sta a noi fornire materiale buono da macinare, seminare grano e non zizzania.
La COSTRUZIONE: possiamo promuovere una «comunicazione costruttiva che favorisca una cultura dell’incontro», una comunicazione positiva che, senza ignorare la presenza del male e il dramma della sofferenza, «cerchi di mettere in luce le possibili soluzioni, ispirando un approccio propositivo e responsabile nelle persone a cui si comunica la notizia».
Gli OCCHIALI: «cambiando le lenti la realtà appare diversa. Per noi cristiani, l’occhiale adeguato per decifrare la realtà non può che essere quello della buona notizia, a partire da la Buona Notizia per eccellenza: il “Vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio” (Mc 1,1).»
Una buona comunicazione, quindi, aiuta a scoprire il seme di bene nascosto in ogni notizia, perché «in Lui anche le tenebre e la morte diventano luogo di comunione con la Luce e la Vita.»
Il FILO: «Chi, con fede, si lascia guidare dallo Spirito Santo diventa capace di discernere in ogni avvenimento ciò che accade tra Dio e l’umanità, riconoscendo come Egli stesso, nello scenario drammatico di questo mondo, stia componendo la trama di una storia di salvezza. Il filo con cui si tesse questa storia sacra è la speranza e il suo tessitore non è altri che lo Spirito Consolatore.» Una buona comunicazione aiuta a individuare il filo della speranza in tutti gli avvenimenti della vita personale e sociale.
Ecco dunque che, in un mondo in cui la diffusione dei social network sta cambiando il nostro modo di comunicare e di vivere, i nuovi mezzi di comunicazione diventano canali pastorali da utilizzare e valorizzare, luoghi in cui praticare una buona comunicazione, ambienti da vivere per evangelizzare.
Internet è un mezzo che offre enormi possibilità di incontro e di solidarietà fra tutti, è un «dono di Dio» che può costituire un sostegno prezioso per diffondere il Vangelo e i valori religiosi; è dunque uno spazio da abitare per seminare il bene.
Per tutte queste motivazioni è fondamentale il ruolo dell’Ufficio Comunicazioni sociali che coordina i tanti aspetti e canali della comunicazione, cartacei e digitali (giornali, siti internet, social networks, ecc.), a livello diocesano.
Tutto ciò deve riflettersi anche nelle comunità parrocchiali, dove è importante che operi una Equipe delle Comunicazioni sociali, che è in stretto collegamento con l’Ufficio diocesano (da cui riceve anche opportuna formazione) e riceve un mandato ufficiale da parte del vescovo.
Il suo compito è quello di curare e promuovere la “connessione” all’interno della parrocchia e la sua espressione all’esterno, gestendo i diversi spazi di comunicazione.
Non si tratta di “mettere in vetrina” la parrocchia e le sue attività, ma di veicolare il messaggio evangelico per cui queste attività devono essere pensate e realizzate.
È certamente di un impegno notevole che viene richiesto alle nostre comunità, un compito che necessita di costante interazione e coordinamento tra i componenti dell’equipe e gli operatori parrocchiali, cosa non facile ma necessaria per una pastorale sempre efficace e in linea con la nostra vita.
La nostra equipe parrocchiale è attualmente composta da due soli membri e si avvale del contributo di alcuni collaboratori, ma per svolgere più efficacemente il suo compito è pronta ad accogliere una partecipazione più numerosa. Speriamo quanto prima che possano esserci nuovi volontari!
Seguiamo allora anche l’insegnamento del nostro vescovo Domenico, il quale ci invita a mostrare e dimostrare, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione, la ricchezza d’animo delle comunità parrocchiali affinché la Verità possa farsi strada nel mondo attraverso questa nuova «grande opportunità profetica».
L’Equipe Comunicazione parrocchiale (E.CO)