7 gennaio 2018 – Festa del Battesimo del Signore
TU SEI IL FIGLIO MIO, L’AMATO: IN TE HO POSTO IL MIO COMPIACIMENTO
Domenica I Tempo Ordinario Anno B
Festa del Battesimo del Signore
Mc 1,7-11; Is 55,1-11; Cant. Is 12,1-6; 1 Gv 5,1-13
di don Pino Germinario
Epifania è la trasposizione in italiano di una parola greca plurale che vuol dire LE MANIFESTAZIONI (della gloria di Dio).
Essa quindi si riferisce non ad un solo evento ma a molti:
- Il pellegrinaggio dei Magi al luogo della nascita di Gesù
- Il Battesimo di Gesù al fiume Giordano
- L’acqua cambiata in vino alle nozze di Cana
Oggi celebriamo la seconda di queste manifestazioni della salvezza di Dio
Nel Battesimo Egli il Signore, il Figlio di Dio venuto nel mondo, si manifesta SOLIDALE con gli uomini così come sono, cioè peccatori. Egli non è venuto a condannare di uomini, ma a convertirli e a salvarli. Quelli che si facevano battezzare da Giovanni si dichiaravano peccatori e manifestavano la loro volontà di convertirsi con il segno penitenziale del battesimo. Gesù di mette in fila con gli altri penitenti apparentemente senza distinguersi in nulla da essi. Il gesto battesimale, cioè l’immersione profonda di tutta la persona nelle acque del Giordano, è anche una anticipazione della sua morte e risurrezione nella Pasqua.
Egli si immerge profondamente, fino in fondo, nella nostra condizione umana, ma subito dopo riemerge vittorioso e vede i cieli aprirsi sopra di lui (una espressione che indica non una schiarita del tempo, ma una rivelazione sulla terra del Dio del cielo) e su di lui discende lo Spirito Santo come una colomba (un richiamo biblico alla fine del diluvio: un segno della pace fra Dio e gli uomini che Gesù è venuto a portare) e si manifesta la voce del Padre: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento» e Gesù ha pienamente la consapevolezza di essere il Messia, il Figlio di Dio e da questo momento comincia il suo ministero di Salvatore dell’umanità.
Nella seconda lettura Giovanni presenta Gesù, Figlio di Dio, venuto con l’acqua e il sangue. E’ il sangue della sua vita donata per amore a noi che viene comunicata a noi con l’acqua del Battesimo.
Proprio l’uomo Gesù che si abbassa fino alla morte e alla morte di croce e che, con potenza del suo sacrificio, comunica a noi la salvezza di Dio.
E’ Lui la Parola Dio che scende dal cielo e non vi ritorna senza avere computo la salvezza per cui è stata inviata, come annunziato da Isaia.
Cercate il Signore, mentre si fa trovare,
invocatelo, mentre è vicino.
L’empio abbandoni la sua via
e l’uomo iniquo i suoi pensieri;
ritorni al Signore che avrà misericordia di lui
e al nostro Dio che largamente perdona.