LA FAMIGLIA ICONA DELLA TRINITA’- Alla scuola di Don Tonino Bello
A partire dall’affascinante immagine della famiglia come icona della Trinità, suggerita da don Tonino Bello, le famiglie della diocesi si sono incontrate nella nostra parrocchia, domenica 22 aprile, per approfondire le provocazioni e gli impegni che questa immagine porta inevitabilmente con sé.
La famiglia, come la Trinità, è fatta di persone distinte, uguali nella dignità, che vivono l’uno per l’altro e costruiscono, in questa scelta di vita, comunione e amore. La tensione a realizzare nel proprio nucleo familiare la bellezza e la completezza delle relazioni vissute dalla Trinità, a partire dalla convivialità delle differenze, rende la famiglia cristiana straordinariamente necessaria, utile per la società odierna, dove le sfide più alte richiedono la capacità di ridire l’umano e il “noi”, nella direzione di una rifondazione del senso di comunità.
Ecco allora che la famiglia è chiamata ad assumere la responsabilità di diventare significativa per la Chiesa e la società civile, impegnandosi a bypassare l’intimismo e la chiusura sui propri problemi e le proprie esigenze, acquisendo piena consapevolezza del suo ruolo centrale e quella dose di creatività che le consentirebbe di giocarselo bene. Come?
Occorre una famiglia estroversa, che educhi e trasformi la Chiesa, facendole da antenna parabolica, captando e trasmettendo i segnali del nostro tempo e suggerendo nuove vie su cui incontrare ed accompagnare gli uomini di oggi. Si tratta di aiutare la Chiesa a trovare i linguaggi giusti, i temi appropriati, per arrivare a tutti, senza svendere il messaggio evangelico, annacquarne la portata. Ripensare tempi e ritmi, forse anche luoghi di evangelizzazione e catechesi. Progettare perché la Chiesa ritorni a parlare a giovani e adulti, non solo a bambini e anziani.
Occorre una famiglia estroversa, presente nella società civile, che sappia fare politica, educandosi ed educando alla diversità e all’accoglienza, non solo della vita che nasce, ma di ogni vita che arriva tra noi, in tutti i sensi e in tutti i modi. Una famiglia che promuova la giustizia nelle scelte economiche come nello stile di vita, la nonviolenza, che sappia esercitare carità e responsabilità, abitando in modo cosciente e pensato i luoghi di partecipazione. Una famiglia che sappia intelligentemente far rete con le altre agenzie educative, a partire dal condividere le priorità.
Infine una famiglia estroversa è, necessariamente, aperta al futuro, gli fa credito e lavora per capire in che modo “costruire, insieme coi figli, una scala nuova di valori antichi”, come ci chiedeva don Tonino.
Angela Paparella e Sergio Amato
Alla interessante relazione tenuta dai coniugi Angela e Sergio, sono seguiti numerosi interventi da parte dei presenti. Ciascuno ha dato il suo contributo e la sua testimonianza personale, arricchendo l’incontro con validi spunti per ulteriori riflessioni.
Nella galleria fotografica alcune immagini dell’incontro, tenutosi presso la Cappella-Auditorium dell’Oratorio, appena restaurata e inaugurata per l’occasione.