13 maggio 2018 – Domenica dell’Ascensione del Signore
IL SIGNORE GESÙ, DOPO AVER PARLATO CON LORO, FU ELEVATO IN CIELO E SEDETTE ALLA DESTRA DI DIO. ALLORA ESSI PARTIRONO E PREDICARONO DAPPERTUTTO MENTRE IL SIGNORE AGIVA INSIEME CON LOROE CONFERMAVA LA PAROLA CON I SEGNI CHE LA ACCOMPAGNAVANO
Domenica «dell’Ascensione del Signore» Anno B
Marco 16,15-20; Atti 1,1-11; Salmo 46; Efesini 4,1-13
di don Pino Germinario
Nel tempo della Chiesa cambia il modo della presenza di Gesù nella comunità dei discepoli: dalla presenza fisica, circoscritta a un solo luogo e a un solo tempo, alla presenza SACRAMENTALE cioè attraverso segni che hanno la capacità di rendere presente quello che indicano. Tale presenza si realizza in ogni luogo e in ogni tempo dove sono riuniti i discepoli.
Quella che tradizionalmente viene chiamata l’Ascensione è l’ultima apparizione di Gesù risorto e segna l’inizio del tempo della Chiesa con la presenza sacramentale di Gesù:
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.
Con la Parola e con i Segni Sacramentali Gesù, per mezzo dello Spirito Santo effuso sulla comunità cristiana, si fa continuamente presente in mezzo ai suoi discepoli.
20Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro (Mt 18) 19Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». (Mt 28)
La festa di oggi da una parte mostra il legame profondo e costante che esiste tra Cristo e noi suoi discepoli e d’altra parte illumina il nostro cammino finale come è bene espresso nel prefazio I dell’Ascensione:
Mediatore tra Dio e gli uomini,
giudice del mondo e Signore dell’universo,
non si è separato dalla nostra condizione umana,
ma ci ha preceduti nella dimora eterna,
per darci la serena fiducia che dove è lui, capo e primogenito,
saremo anche noi, sue membra, uniti nella stessa gloria.