Funamboli sul filo del dialogo
C’è un difficile, delicato equilibrio da mantenere tra le generazioni, laddove spesso il confronto diventa scontro, diffidenza o, peggio, dichiarata indifferenza. E invece il filo su cui mantenersi in equilibrio venendosi incontro, camminando l’uno verso l’altro, si chiama dialogo. A volte è sottilissimo, a volte si spezza e occorre riannodarlo con pazienza. E’ un filo che mette a contatto due mondi, apparentemente distanti anni luce per le realtà in cui sono reciprocamente inseriti, le certezze, i ritmi di vita, gli interessi, le priorità, i linguaggi, le prospettive. Eppure esistono dei legami profondi che uniscono le generazioni tra loro nel percorso dell’esistenza e che ci fanno sentire inseriti tra un prima e un dopo, annodati gli uni agli altri dalla reciproca interdipendenza, da una Storia da abitare, da un testimone da consegnare o ricevere, per poi consegnarlo a propria volta ancora.
Accomunati dalla intelligente certezza che, o ci si salva insieme, o non ci si salva, ci viene chiesto, a seconda della nostra età, l’amore e la fiducia nel futuro, il rispetto e la consapevole conoscenza del passato e la fatica – questa sì, condivisa – di vivere bene il presente. Ecco perché il dialogo, il racconto reciproco, si può, si deve implementare, con un occhio di benevolenza reciproca, di stima reciproca, da un lato per l’esperienza donata che concima e dall’altro per le grandi potenzialità che sbocciano.
La parrocchia con naturalezza e senza forzature, mette a contatto semi e concime, essendo per entrambi, giovani e adulti, un luogo di incontro ed una risorsa bella per crescere insieme.
Ecco che allora, all’indomani della conclusione del Sinodo dei Vescovi sui giovani e a tre anni da quello sulla famiglia, vogliamo attivare, nella nostra comunità parrocchiale, un intrigante percorso di quattro appuntamenti, ogni due mesi, rivolto unitariamente a giovani ed adulti, per esercitare un costruttivo ascolto e un fecondo dialogo. Partiremo domenica prossima, 18 novembre, ore 19.45, nell’auditorium S. Filippo Neri, con un faccia a faccia tra generazioni, possibilmente franco e sincero, in cui rilanciarsi domande, provocazioni, richieste, idee.
Proseguiremo con un momento di presentazione e conoscenza di tutte le realtà giovanili che a Molfetta hanno saputo organizzarsi e proporsi alla città con diverse finalità, dai percorsi artistici al volontariato, compresa la presentazione del lavoro quotidiano e complesso, a servizio dei bambini e degli adolescenti, svolto dai nostri giovani educatori. Seguirà, in un appuntamento successivo, un momento di confronto con un esperto, sul tema del gioco delle parti tra giovani e adulti, che a volte sembrano voler annullare distanze e differenze, gli uni facendo gli “uomini vissuti”, gli altri esibendo un giovanilismo ai limiti del ridicolo.
Infine concluderemo con una lectio sui discepoli di Emmaus, per apprendere dal Vangelo l’arte di accompagnare e lasciarsi accompagnare. Invitiamo tutti, nessuno escluso, ad essere presenti e protagonisti e a diffondere l’invito.
Il Consiglio Pastorale parrocchiale