GIUBILEO PARROCHIALE – ROMA, 23/24/25 aprile
GIUBILEO PARROCHIALE – ROMA, 23/24/25 APRILE
23/4/2016
Alle 06:15 una piccola parte della comunità del Cuore Immacolato di Maria è sul sagrato della chiesa pronta per partire; destinazione: Roma, Giubileo della Misericordia, Pellegrinaggio tra arte e fede.
Pullman puntuale, ad accompagnare noi pellegrini oltre al parroco Don Vincenzo Di Palo c’è il Vescovo emerito di Cerignola-Ascoli Satriano, Don Felice di Molfetta, presenza che da subito si rivela preziosa sia per il suo contributo spirituale che per la sapienza smisurata circa la “lettura” dell’arte sacra.
Prima tappa l’abbazia di Montecassino, dove San Benedetto ha trascorso i suoi ultimi anni di vita, dove ha scritto la regola monastica e dove è sepolto insieme alla sorella Santa Scolastica. Abbazia monumentale ricca di mosaici che raccontano la storia del Santo, delle varie distruzioni che in 1500 anni di storia ha subito per poi essere ricostruito secondo il disegno originario seicentesco con molti dei materiali recuperati dalle macerie.
Dopo l’abbazia di Montecassino, celebrazione della santa messa nell’abbazia territoriale di Santa Maria di Grottaferrata, conosciuta con il nome di abbazia di San Nilo, dedicata a Nilo da Rossano, suo carismatico fondatore e al suo discepolo San Bartolomeo. E’ una sede particolare e parte della Chiesa bizantina cattolica in Italia, infatti l’abbazia Greca di Grottaferrata è l’ultimo dei numerosi Monasteri Bizantini che nel medioevo erano diffusi in tutta l’Italia meridionale e nella stessa Roma. Costruzione unica e singolare in quanto, fondata cinquanta anni prima dello Scisma che portò alla separazione delle Chiese di Roma e Costantinopoli, questa Chiesa è sempre stata in comunione con il Vescovo di Roma, pur conservando il rito Bizantino-Greco e la tradizione monastica orientale delle origini.
La chiesa sorge su una antica villa romana, consacrata e dedicata alla madre di Dio. Ornata da marmi, soffitti in legno e pitture e ricca di arredi sacri, pur avendo subito molti saccheggi e devastazioni l’abbazia è stata ricostruita e ampliata nel corso dei secoli subendo le varie influenze artistiche di stile greco-romano, gotico, bizantino e barocco. Qui noi pellegrini conosciamo l’Archimandrita, figura corrispondente a ciò che è il vescovo per noi occidentali, che ci accoglie insieme ad un monaco basiliano di origine molfettese, figlio di una coppia di nostri parrocchiani.
La messa, nella cappella laterale, è celebrata con rito romano pre-conciliare.
Il luogo e la liturgia predispongono i nostri animi al cammino devozionale e penitenziale verso Roma. Pernottamento e cena in un confortevole albergo, non mancano momenti di allegria!
24/4/2016
Sveglia alle 06:15, colazione e il gruppo è pronto per vivere il punto fondamentale del viaggio: Piazza San Pietro, città del Vaticano, celebrazione officiata da Papa Francesco. Il nostro parroco e il Vescovo emerito sono già in Vaticano per concelebrare la messa. L’emozione inizia a farsi sentire. Piazza San Pietro pullula di giovani, il nostro Giubileo coincide con il giubileo dei giovani e tutte le associazioni gremiscono la piazza. Molti stranieri: americani, australiani, messicani, polacchi, argentini, spagnoli… le loro bandiere sventolando colorano la piazza. Slogan, canti e balli animano l’attesa, nella piazza distribuiscono il libretto della messa. Gli schermi sono accesi, le telecamere riprendono questo popolo in festa e le colonne del Bernini ci avvolgono in un caloroso abbraccio. Le statue imponenti, le fontane zampillanti, la cupola maestosa, il tempo inaspettatamente sereno, tutto contribuisce a vivere con gioia l’evento tanto atteso. Sacerdoti, diaconi e vescovi, in processione, iniziano a prendere posto.
La piazza prorompe di gioia nel momento in cui Papa Francesco appare: applausi, slogan e commozione si mescolano; la Croce, il Vangelo… Gesù Cristo cammina insieme al suo popolo amandolo con infinita misericordia, il mondo si segna, prega e canta, in lingue diverse, per glorificare e ringraziare Dio e per riconciliarsi con Lui sentendosi figlio amato. L’ascolto del Vangelo e le parole del successore di Pietro ridonano speranza e forza per proseguire il cammino di noi fedeli; lo scambio della pace e l’abbraccio dei fratelli del mondo, l’eucarestia, comunione con Dio…
La festa continua dopo la celebrazione: la comunità del Cuore Immacolato di Maria esplode tra urla e applausi di gioia e di commozione quando Papa Francesco stringe la mano e scambia parole affettuose con il nostro parroco Don Vincenzo! La papa-mobile attraversa la piazza più volte, la gioia del popolo di Dio è completa.
Stanchi ma felici si va a pranzare nel terminal Gianicolo, posto affollato da giovani e pellegrini, il caos è completo ma si vive tutto con discreta serenità.
Il programma del pomeriggio è fitto, si visita la chiesa ortodossa di Santa Caterina.
Entrando in chiesa ci copriamo il capo come conviene nella tradizione ortodossa. Don Felice con grande semplicità spiega mosaici e affreschi all’interno della Chiesa. Verso le 18.00 ritorniamo in Vaticano, passiamo insieme la porta Santa, simbolo di Gesù, porta e via. Emozione inspiegabile nel vedere l’interno della Basilica di San Pietro, in cui in molti punti, in varie lingue, i pellegrini chiedono il sacramento della riconciliazione; insieme al nostro parroco e a Don Felice preghiamo e rinnoviamo la nostra professione di fede.
Verso le 20:00, dopo il cambio delle guardie Svizzere, stanchi ma felici ritorniamo in albergo per la cena e il meritato riposo.
25/04/2016
Roma non è solo capitale della cristianità ma anche capitale d’Italia e il 25 aprile è festa nazionale, quindi opportunamente il nostro validissimo organizzatore, Nicola Spadavecchia, ci conduce in visita alla Basilica di San Paolo fuori le mura, dopo aver celebrato la santa messa presso la parrocchia di San Bernardo di Chiaravalle.
La chiesa ha una volta a forma di cuore e le mura sono rivestite da vetrate splendide, che rappresentano l’unione tra il creato e il popolo di Dio. Don Felice mai si risparmia nell’accompagnarci sia spiritualmente sia nella conoscenza della storia dell’arte…
Dopo la messa, visita alla basilica di San Paolo, che sorge lungo la via Ostiense. E’ la seconda della quattro Basiliche papali in Roma e gode dell’extraterritorialità della Santa Sede. Qui abbiamo potuto ammirare affreschi e mosaici, il Ciborio in stile gotico, l’altare dove sorge la tomba del santo, l’abside, l’arco trionfale, il chiostro e il candelabro… L’arte cristiana ci lascia senza parole e soprattutto ci incanta con la sua bellezza.
Il gruppo vive liberamente gli ultimi momenti a Roma. Verso le 16.30 si riparte per Molfetta.
Grati per l’allegria di Don Vincenzo e per la sua gioiosa presenza sempre incline alle battute, profonda gratitudine per Don Felice che ci ha supportati con la sua conoscenza ed è stato la nostra guida spirituale, un grazie di cuore a Nicola Spadavecchia che ha saputo guidare e organizzare il Giubileo della Misericordia della nostra parrocchia con grande passione ed impegno, e sempre grazie a Dio che ci ha voluto concedere la gioia della sua Misericordia!
Annamaria Cifarelli