14 maggio 2017 – V Domenica di Pasqua

IO SONO

 LA VIA, LA VERITÀ E LA VITA.

 NESSUNO VIENE AL PADRE SE NON PER MEZZO DI ME

V Domenica di Pasqua, Anno A

Gv 14,1-12; At 6,1-7; Sal 32; 1 Pt 2,4-9

di don Pino Germinario

Giotto, Gesù Risorto (particolare), 1303-1305, Cappella degli Scrovegni, Padova

Il tempo pasquale è il tempo della chiesa, della comunità cristiana che dopo la risurrezione rilegge e ricomprende le parole di Gesù.

Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me…. Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi.

Gesù aveva annunziato che presto non sarebbe stato più fisicamente con i suoi discepoli e li aveva invitati a rimanere fermi nella fede perchè li avrebbe preceduti nella casa del Padre, ma poi li avrebbe portati a partecipare pienamente alla sua stessa vita divina.

Ed aveva aggiunto una frase misteriosa e non comprensibile allora per i discepoli:

 E del luogo dove io vado, conoscete la via.

«IO SONO la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

L’uso, per sé stesso, dell’espressione IO SONO usata dagli ebrei per indicare Dio, era cosa assolutamente sconcertante e indicava la piena coscienza di Gesù di essere Dio. 

È Lui la VIA che porta alla casa del Padre. La sua Persona, la sua umanità, la carne assunta dal Figlio di Dio rivela Dio e quindi passando attraverso l’umanità di Gesù è possibile arrivare a conoscere Dio.

Percorrere la via di Gesù significa diventare suoi discepoli, seguirlo con fede ogni giorno in ogni situazione e in ogni circostanza anche quando ci sembra difficile e anche quando non comprendiamo subito dove ci sta portando. 

È Lui la VERITÀ’ che rimuove la “distanza”, il “mistero” che nasconde Dio ai nostri occhi. La verità per i cristiani non è una teoria o un’idea, ma è una Persona: attraverso Gesù noi possiamo conoscere Dio.

Chi ha visto me, ha visto il Padre… Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere.
Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me.

È Lui la VITA: è la fonte della vita, è il Verbo della Vita, è Lui che dà la vita a tutte cose. È Lui che ha preso in tutto la nostra vita umana perchè noi potessimo partecipare alla Sua Vita Divina!

⁸Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. ⁹In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui. (1 Gv 4)

Dio, in sé stesso, non può essere visto e conosciuto da noi, ma attraverso Gesù noi possiamo fare un’esperienza di Dio, possiamo accogliere ciò che Dio stesso ha voluto rivelarci.

¹⁶Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
¹⁷Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
¹⁸Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato. (Gv 1)

Pietro nella seconda lettura proclama che la comunità cristiana è fondata proprio su Gesù: pietra viva, rifiutata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio…e chi crede in essa non resterà deluso».

 Su questa pietra noi siamo stati costituiti come “pietre vive”, come un “edificio spirituale” e formiamo il nuovo “popolo eletto” formato da persone di ogni lingua, popolo e nazione.

Come cristiani siamo un “insieme di sacerdoti” un “organismo sacerdotale” per proclamare al mondo le grandi opere di salvezza di Dio manifestate in Gesù Cristo e testimoniarle con la nostra vita.

Voi invece siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa.

O Padre, che ti riveli in Cristo maestro e redentore,

fa’ che aderendo a lui, pietra viva,

rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a te,

siamo edificati anche noi in sacerdozio regale,

popolo santo, tempio della tua gloria.