Per una rinnovata partecipazione – codice etico per gli elettori
(Ricopiato interamente dalla pubblicazione di Azione Cattolica Italiana – Diocesi Molfetta – Ruvo di Puglia – Giovinazzo – Terlizzi)
www.acmolfetta.it
Un nuovo stile di vita
Di fronte alla grave crisi politica, economica, morale e culturale che sta mettendo a rischio il tessuto sociale del nostro Paese e delle nostre città e di fronte al grave deficit di ideali dei partiti e dei gruppi politici spesso assoggettati a logiche di una finanza e di una economia arrogante e di parte, la coscienza di ogni cittadino, e ancor più quella di chi crede nelle verità del Vangelo, non può più restare indifferente e rassegnata.
L’Azione Cattolica, in occasione delle prossime elezioni, ripresenta i codici etici per i partiti e gruppi politici. I codici erano stati presentati già in occasione delle precedenti elezioni amministrative.
Essi sono basati sul rispetto assoluto e intransigente di cinque punti: la legalità, la trasparenza, l’etica, la difesa dei più deboli, la salvaguardia del Bene Comune. Pertanto è stato chiesto a quanti si riconoscono in questi principi e li condividono, di accettarli e di metterli in pratica, facendone prassi quotidiana per le proprie scelte politiche ed amministrative.
Nella stessa ottica, ora invitiamo i cittadini, da un lato ad esercitare il diritto di voto, dall’altro a farlo seguendo determinati principi.
Partecipare è nostro dovere perchè è l’unico modo per difendere i nostri diritti, l’unico modo per essere gli artefici del nostro domani e del futuro dei nostri figli; il voto è la massima espressione di una democrazia. Nelle votazioni politiche e amministrative non esiste un quorum di validità, per cui non andare a votare significa fare il gioco di chi potrebbe approfittare di minoranze clientari per governare nel nome di tutti, perseguendo, di fatto, unicamente i propri interessi.
Tuttavia, non solo è importante partecipare al voto, ma è necessario votare secondo giusti criteri.
Un voto “libero” è un voto determinante, perchè può essere usato sempre da chi lo esercita per vigilare e per pretendere una amministrazione giusta, etica, trasparente.
Per questo abbiamo preparato un Codice Etico per gli elettori, invitando tutti a partecipare alla vita pubblica della città, a votare seguendo solo la voce della propria coscienza, senza cedere ai canti fatui e ingannatori di sirene interessate; privilggiando, invece, chi fa dell’interesse della collettività il suo unico fine e lo persegue con lo stile della correttezza e del rigore morale.
Non è più possibile affidare deleghe in bianco, mettiamo in atto una “democrazia partecipata”!
La Presidenza diocesana di Azione Cattolica
CODICE ETICO PER GLI ELETTORI
1) Esercita sempre il tuo diritto di voto. Ricorda che tanta gente in passato ha dato la propria vita perchè questo tuo diritto di esprimerti e partecipare liberamente venisse riconosciuto e tutelato.
2) Vota chi, nel presentare le ragioni della propria candidatura, specifica gli obiettivi che si prefigge di raggiungere basandosi sulle esperienze personalmente maturate in campo sociale e politico.
3) Non votare chi si improvvisa politico unicamente per opportunismo ed interessi personali.
4) Vota chi si impegna ad astenersi dall’ottenere consensi con mezzi che non siano unicamente la persuasione o il convincimento; non votare chi ti fa promesse che non potrà mantenere, chi dice che la politica può tutto.
5) Vota chi si astiene dal cercare di ottenere consensi con la diffamazione degli altri candidati; non votare chi utilizza nel dibattito elettorale un approccio verbale violento o comunque non rispettoso dell’altrui dignità.
6) Non votare chi usa il clientelismo o il denaro o il ricatto o qualsiasi altro mezzo non legale, non etico, per capire il tuo voto; non votare chi cerca di ottenere consensi con la concessione e/o la promessa di vantaggi economici o di altra natura e chi pratica il “voto di scambio”.
7) Vota chi si impegna, ne corso della campagna elettorale, a limitare l’ammontare delle sue spese elettorali, che sempre, ma soprattutto in un periodo di grave crisi economica come quello attuale, devino essere ragionevolmente sobrie; vota chi si impegna a rispettare la regolamentazione della materia in vigore, rendendo pubbliche l’origine e la natura egli introiti utilizzati durante la campagna elettorale e rendicontandone le spese.
8) Non votare chi in passato ha coperto ruoli di primo piano in altri gruppi politici ideologicamente diversi o comunque chi è aduso a disinvolti trasformismi partitici.
9) Vota chi si impegna ad attuare una politica incentrata sul riconoscimento, per tutti i cittadini, dei propri diritti e doveri, a promuovere sempre il Bene Comune, la trasparenza, la legalità, l’etica e ad orientare tutta la sua attività in iniziative prioritariamente rivolte in favore delle fasce più deboli e svantaggiate della città.
10) Non votare un candidato unicamente per amicizia, per parentela o per fare un favore a qualcuno, se non sei convinto della sua etica, delle sue qualità umane e delle sue capacità amministrative.
11) Vota chi si impegna a rendere pubblica, attraverso i media o qualsiasi altro strumento di comunicazione, tutta la propria attività amministrativa, con particolare riferimento a: atti di spesa o di disposizione assunti, bandi pubblici per affidamento lavori, servizi e forniture, bandi per assunzioni personale, destinazione di fondi e/o risorse di qualsiasi natura ed entità, dando sempre tutte le informazioni a tal riguardo, con le modalità e i termini previsti dalla legislazione vigente.
12) Vota chi si impegna ad attuare forme di “amministrazione partecipata” nella propria gestione dell’Ente pubblico, con particolare riferimento di atti amministrativi importanti per la collettività (es. bilancio, piano regolatore, politiche giovanili, politiche culturali, ecc…).
13) Non votare chi, per il ruolo svolto nella vita privata e professionale, possa trovarsi in palese conflitto di interesse rispetto alle scelte politiche e amministrative da compiere o chi in passato, nell’esercizio delle sue funzioni politiche, ha perseguito interessi personali, diretti o indiretti, o interessi di persone o di gruppi di persone a lui legate da qualsiasi tipo di vincolo.
14) Non votare chi è già a capo o chi rappresenta gruppi, lobby di potere finanziario ed economico e vuole usare la politica per incrementare ulteriormente il potere, i guadagni, i privilegi personali o del gruppo che rappresenta.
15) Vota chi, sia nella vita pubblica che privata, ispira la propria condotta ai più elevati standard di moralità, rettitudine, dignità e decoro e chi ha avuto un lungo impegno sociale e civile svolto con gratuità, coerenza e disinteresse.
16) Non votare chi, per svariati motivi, risulti coinvolto in qualsiasi tipo di processo giudiziario o sia oggetto di una misura di prevenzione o sia coinvolto in maniera evidente e dimostrata in qualsiasi forma di scandalo morale.
17) Non votare chi non si astiene dall’esercitare altri incarichi politici e amministrativi che impediscano o limitino significativamente l’esercizio del mandato conferitogli dagli elettori.
“Il nostro modello di stato sociale, infatti,
assomiglia proprio a un albero
le cui radici sono costituite dal popolo
e i cui rami sono dati dalle pubbliche istituzioni.
Il compito del fusto, cioè dei partiti,
è quello di raccogliere e coordinare
le istanze vive della base
per tradurle in domanda politica organica
che vada a innervarsi sui rami.
I cittadini, quindi, sia singolarmente presi,
sia associati in raggruppamenti primari
detti “mondi vitali”, sono le radici del sistema
in quanto detengono la sovranità
e delegano il potere ai loro rappresentanti
affinché lo esercitino nell’interesse del bene comune.
I partiti, invece, hanno il compito di incanalare
le spinte sociali diverse organizzando
il consenso popolare attorno
a una determinata politica.”
(Don Tonino Bello)