Una scelta coraggiosa
Cosa spinge un giovane, oggi, a fare una scelta così forte come quella di diventare sacerdote?
In un tempo in cui si dice che i giovani siano assorbiti dai piaceri edonistici o dalla competizione per farsi strada nel mondo del lavoro, la scelta di rinunciare ad una propria vita per dedicarsi totalmente al servizio di Dio sembra una scelta controcorrente difficile da comprendere…
Abbiamo rivolto questa domanda a don Vincenzo Sparapano, consacrato sacerdote solo poche settimane fa e operante come collaboratore nella nostra parrocchia.
Ecco la sua risposta:
“È vero, la scelta di consacrarsi totalmente al servizio della Chiesa sembra essere oggi una scelta che va contro corrente. L’edonismo fine a sè stesso, l’arrivismo, il carrierismo, sono disvalori che nascono dalla consapevolezza di essere soli nel mondo sociale, spesso si vive come se l’altro non esistesse…
Io, in questi anni di formazione, ho fatto una scoperta che ha cambiato il mio modo di pensare, di vivere, di discernere: è il fatto di aver trovato nell’altro la gioia di esistere. Può sembrare una banale poesia ma, credetemi, non lo è. Il fatto di vivere, soprattutto nei cinque anni di seminario maggiore, come fratello fra fratelli mi ha permesso di scoprire che l’altro è uno scrigno dentro il quale c’è un tesoro dal valore inestimabile. Io sono cresciuto grazie a queste persone che con la loro amicizia, fraternità, modo di essere, mi hanno trasformato in un giovane estroverso e amante non soltanto della mia vita ma anche e soprattutto di quella degli altri. Tra l’altro, l’aver conosciuto in seminario sacerdoti che con la loro disponibilità, con il loro spirito di servizio e con la loro passione per l’altro si sono presi cura della mia vita affinchè fosse piena di gioia, mi ha portato a scegliere di consacrarmi al servizio di tutta la Chiesa, consapevolizzando nel tempo che il mio ministero mi porta ogni giorno a riempire il mio cuore di gioia indescrivibile.
Sembra filantropia? No! Perché l’autore di tutto ciò si chiama Gesù.”
Anche i nostri giovanissimi hanno voluto rivolgere a don Vincenzo qualche domanda, nel loro modo frizzante e spontaneo…
Ecco qui l’intervista che gli hanno rivolto:
Buon lavoro don Vincenzo, e grazie per averci donato questo grande Seme di Speranza!!