“L’amore per sempre”
Non è facile, oggi, credere e scommettere sull’amore “per sempre”.
Chi lo fa viene definito coraggioso, oppure fuori dalla realtà…
Allora è bello incontrare chi ha questo entusiasmo e questa fiducia, che è tale perché si poggia su basi più solide di quelle umane, ed è bello condividere queste testimonianze, che fanno assaporare e gustare la Bellezza dell’Amore.
Ci avviciniamo allora in punta di piedi ad una di queste storie, ringraziando chi ha accettato di condividerla con noi.
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Mi chiamo Emanuela e non ho paura del “per sempre”.
Ho conosciuto Domenico 6 anni fa. Avevo 20 anni, tanti quanto basta per aver fatto sciocchezze adolescenziali. Ero una ventenne scottata dall’amore, almeno da quello che credevo fosse amore. Sono cresciuta con il valore della famiglia e in me c’era il desiderio di essere amata come mio padre amava mia madre e mio nonno amava mia nonna.
Non desideravo una famiglia perfetta, ma una famiglia capace di donare amore e protezione.
Domenico è entrato nella mia vita in uno dei periodi più bui e me l’ha stravolta. È stato capace di farmi comprendere il vero significato dell’amore, quello che non si basa sull’attrazione fisica, un amore sincero, un amore presente, in grado di sostenerti ad ogni caduta e di gioire con te ad ogni obiettivo raggiunto perché “la felicità è reale se condivisa.”. Lui oggi è la mia felicità e con lui desidero formare una famiglia costruita sulla fede e sull’amore.
Sono Domenico e ho 31 anni; ne avevo 25 quando ho conosciuto Emanuela.
Prima di conoscerla la vita non mi aveva fatto comprendere il significato dell’amore a 360 gradi e, dopo alcune esperienze non positive, pregavo affinché potessi conoscere una ragazza carina, dolce ma soprattutto che mi volesse bene completamente.
Ora posso dire che so cosa vuol dire amare e me lo ha insegnato proprio Emanuela. Non smetterò mai di ringraziare la vita per questo meraviglioso dono che mi ha fatto.
Sono passati 6 anni e abbiamo deciso di sposarci.
Abbiamo cominciato a frequentare il corso di preparazione al matrimonio organizzato dalla nostra parrocchia, quello che, nella mentalità comune, è un atto dovuto, un atto necessario per il completamento dell’Iter burocratico. In realtà per noi non è stato così.
Questo percorso ci ha fatto comprendere tre concetti principali: quanto sia importante la comunicazione, verbale e non verbale, all’interno della coppia. quanto parlare, confrontarsi, a volte anche “lanciarsi piatti” come dice Papa Francesco, sia allo stesso modo importante dell’abbracciarsi, capirsi con uno sguardo, darsi una carezza.
Quanto sia importante il contatto fisico, quello vero, come la più alta espressione del sentimento reciproco tra un uomo e una donna che è l’amore.
Quanto sia importante non sposarsi in due ma in tre: marito moglie e Dio, perché solo chi sceglie di sposarsi nella Fede crea una famiglia fondata sulla roccia.
Noi come coppia speriamo di continuare questo percorso di Fede anche dopo il matrimonio, perché crediamo fermamente in una forza superiore che guida i nostri passi costantemente e non ci lascia mai la mano.
Emanuela e Domenico