3 maggio 2020 – 4^ Domenica di Pasqua

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 10, 1-10.

“Conoscono la sua voce”
Gesù sottolinea per ben due volte che le pecore ascoltano la voce del pastore. È il loro modo di lasciarsi condurre. Un aspetto essenziale del legame che si instaura tra pastore e pecore, senza del quale esse non uscirebbero dal recinto o pascolerebbero senza una direzione precisa. Certamente non distinguono il contenuto di quanto il pastore comunica, ma sanno riconoscere il timbro della sua voce e ascoltarlo dà loro sicurezza e le induce a camminare. È ciò che accade anche ad ogni uomo quando da bambino, prima ancora che imparasse il senso delle parole dei genitori, ascolta il timbro della voce della mamma o del papà e si sente al sicuro. A volte Dio si comporta allo stesso modo. Non capisci il contenuto esatto del suo messaggio o di quello che ti sta chiedendo, o del perchè, ma ne percepisci la sua presenza, il timbro della sua voce. Questo ti sostiene, ti dà sicurezza e ti fa capire che devi continuare ad andare avanti come stai facendo. Tu ti accorgi quando il Signore si ferma a parlarti cosi, con la sua voce?

In breve
Non sempre il messaggio del Signore è nitido, ma non per questo ti è impossibile ascoltare la sua voce, avvertire la sua presenza e comprendere che Ti incoraggia nell’andare avanti.

Fonte:
La Buona Novella | Il vangelo parla al cuore http://bit.ly/32KcmSP

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