Il vescovo ha visitato la nostra comunità
A distanza di una settimana dal termine della Visita pastorale del nostro Vescovo Domenico Cornacchia nella nostra comunità, sento l’esigenza di scrivere una riflessione. Anche perché, lo ricordo a tutti, la visita pastorale è un evento eccezionale per la vita di una parrocchia. La precedente visita infatti risale a 12 anni fa. Inoltre essa è sempre un’occasione di verifica e di progettazione, che data l’importanza della visita stessa non vanno accantonate o messe nel dimenticatoio.
Dal 15 al 18 ottobre 2020 il nostro vescovo nella nostra comunità ha celebrato, ha incontrato, ha visitato, ha ascoltato, ha fatto delle proposte. Posso dire che nella sua persona l’ascolto ha viaggiato insieme alla parola. Se da un lato, infatti, le persone e i gruppi hanno presentato il loro percorso di vita pastorale e dentro di esso hanno fatto emergere le difficoltà del cammino medesimo legato a tante variabili, non ultima la contingenza del tempo presente, dall’altro lato il vescovo attingendo dalla sua esperienza di vita sacerdotale, episcopale, in una parola, di pastore della chiesa locale, ha dato risposte e orientamenti utili e a volte necessari per il prosieguo dell’azione comunitaria. Va detto tra l’altro, che il vescovo ha incontrato oltre alla comunità nelle sue varie componenti, anche i singoli. Ciò è stato possibile attraverso il sacramento della penitenza e mediante la visita agli ammalati nelle loro case. Storie di vita che in quanto tali fanno la differenza nella persona che ascolta e parla, in una condivisione vera ed efficace.
La visita pastorale del nostro vescovo ha, dunque, rappresentato un momento di grazia, un dono grande che il Signore ci ha fatti mediante la sua persona. Sono anche convinto che il vescovo stesso ne ha tratto beneficio mostrando già in quei giorni gratitudine e meraviglia per quanto percepito e vissuto. A tutta la comunità ora spetta il compito di fare propri gli insegnamenti ricevuti in questa visita; farne tesoro per poter seguire il suo vescovo in un’azione pastorale all’insegna della rinnovata apertura e accoglienza, cardini della modalità pastorale del nostro essere presenti nella realtà terrena.
don Vincenzo Di Palo – parroco