Incontro-dibattito sul Sinodo per la famiglia 2015
Il Sinodo: cerchiamo di capirne qualcosa.
Dopo la pausa estiva, in cui il nostro instancabile parroco, don Angelo, si è dibattuto tra oratorio e campi scuola e dopo una strameritata vacanza, la comunità della parrocchia Madonna della Pace ha ripreso a pieno ritmo le attività pastorali. In particolare il gruppo Famiglie Nazareth ha iniziato i suoi incontri quindicinali che quest’anno, per consentire a tutte le coppie che ne fanno parte la massima partecipazione e continuità al percorso formativo pastorale, si svolgeranno alternativamente sia di sabato che di domenica.
Le tematiche guida che quest’anno pastorale caratterizzeranno gli incontri, coincideranno con le indicazioni date dalla Chiesa: il Sinodo dedicato alla Famiglia, Il Giubileo e la Misericordia. Il primo di questi argomenti è al momento di grande attualità, imperversa su tutte le pagine dei giornali e ci riguarda molto da vicino. Noi del gruppo Famiglie della Madonna della Pace abbiamo cominciato a parlarne, insieme al nostro parroco cercando di capire le novità e i cambiamenti che questo avvenimento porterà nella vita pastorale. Abbiamo poi ritenuto, insieme a don Angelo, di approfondire in un incontro specifico queste argomentazioni con il responsabile della pastorale diocesana per le famiglie, don Vincenzo di Palo, che prontamente ha accolto il nostro invito, sabato 7 novembre scorso.
Da questo incontro è subito apparso chiaro che riassumere giorni e giorni di discussione, più di 80 articoli della relazione finale del Sinodo, in un paio d’ore sarebbe assurdo ma, sicuramente, alcuni spunti di riflessione e soprattutto le novità, che la Relazione Finale del Sinodo racchiude, sono emersi.
Premesso che, come ha subito tenuto a precisare don Vincenzo, questa relazione non ha per il momento carattere normativo, ma per assumerlo dovremo attendere le direttive del Santo Padre, appare subito chiaro il primo elemento innovativo: per la prima volta hanno partecipato i parroci, i rappresentanti delle famiglie accanto ai Vescovi e ai membri dell’alto Clero. Già questo fa capire che l’obiettivo è stato quello di discutere sulla REALTA’ della famiglia, senza scandalizzarsi di alcunché. L’altro punto che emerge è la consapevolezza che “il primo dovere della Chiesa non è quello di distribuire condanne e anatemi ma è quello di proclamare la Misericordia di Dio”. Una Chiesa che condanna allontana mentre una Chiesa che accoglie cerca di capire, di comprendere di essere vicina alle famiglie in difficoltà. L’integrazione è una parola che ricorre spesso negli articoli del Sinodo. Ai Parroci Papa Francesco affida un compito molto arduo: quello di “discernere quali delle diverse forme di esclusione attualmente praticate in ambito liturgico, pastorale, educativo e istituzionale possono essere superate”. Ma per discernere i parroci dovranno prima conoscere in modo profondo le anime di coloro che spesso sono ai margini o al di fuori della vita parrocchiale, avvicinarsi con intelligenza, sensibilità, spiritualità per andare oltre la giustizia umana ed essere misericordiosi. E’ un compito che richiede tempo, energia e la collaborazione di tutta la comunità cristiana.
Il nostro percorso di studio e riflessione è appena iniziato e negli incontri che seguiranno continueremo a discutere e a chiederci cosa è possibile fare per prevenire le crisi di coppia e aiutare quelle già in atto.
Responsabili del gruppo famiglie Nazareth, Annalisa Raguseo e Lello de Dato