Considerazioni sulla Via Crucis nel nostro quartiere

In questo periodo particolare, la Quaresima, sentiamo vicina alla nostra vita la Via Crucis, che ci unisce con affetto a quell’ultimo percorso di Gesù Cristo nostro Signore.

Pio esercizio tanto apprezzato dall’Occidente cristiano perché si sperimenta ciò che manca nei momenti di dolore e di sofferenza, e che ci unisce spiritualmente a Cristo, alla sua Passione e che ci da un annuncio di speranza tra le mille difficoltà che incombono. L’umanità è quasi sempre afflitta in qualche modo dal dolore, da vie difficili da percorrere, da solitudini morali, da momenti di scoraggiamento, da momenti di incomprensioni, da momenti di abbattimento e da momenti di sonno spirituale.

Le quattordici stazioni tengono in piedi il mondo, ricordandoci il traguardo del Regno con a capo nostro Signore che ha vinto la morte, con la Resurrezione.

Questo percorso ci invita ad andare avanti nelle difficoltà che la vita presenta con maggiore slancio, sostenuti dalle certezze che Lui, il Signore, è con l’uomo, è con noi e con tutta l’umanità che soffre.

L’ascolto della Parola più intensificata, la partecipazione all’Eucarestia, la preghiera di sacrificio e la meditazione (comunque vadano le cose) sarà una dolce esperienza, quella di essere discepoli alle Sua sequela, vivendo la certezza di una Gloria futura di Resurrezione.

Via Crucis, dal latino “ VIA DELLA CROCE, DETTA ANCHE VIA DOLOROSA “, è un percorso di conversione e cambiamento, perciò viviamolo con viva fede affinché questo rappresenti un messaggio dolcissimo, che donerà  ai nostri cuori la Pace, la Misericordia e l’Amore.

Buona Pasqua

di Annalisa Antonacci

 

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