Don Angelo alla comunità: “Questo è il Natale che vi auguro…”
Hiroshi Tabata, The Nativity, 1998
Carissimi amici,
ci siamo introdotti da qualche giorno nel 40° anniversario di fondazione della nostra comunità e anche quest’anno, nell’imminenza del Natale, vi raggiungo con il biglietto degli auguri per dirvi tutta la vicinanza della nostra famiglia parrocchiale alla storia delle vostre vite e delle vostre famiglie. D’altronde la vicenda dell’incarnazione di Cristo, ci ricorda proprio questo: L’essere sceso dal cielo per prendere su di sé la nostra condizione umana (cfr. Fil. 2,6-11). Ha abitato la casa della nostra umanità fragile e diroccata.
Questo è il Natale che vi auguro: il Signore che viene possa ricostruire la macerie della nostra vita crollata sotto il peso del peccato e della pigrizia, cementare i rapporti familiari e sociali ormai sfilacciati dal nostro egoismo e dai nostri desideri smodati. Ridoni a ciascuno di noi una “casa”! Un luogo per ritrovare noi stessi, incontrare gli altri e soprattutto per accogliere Dio. Riempia con la Sua presenza le nostre case stracolme di chincaglierie ma vuote di Lui. Faccia tacere il rumore delle nostre frenetiche corse e ci faccia riscoprire il valore del silenzio e della lentezza.
Il nostro pensiero in questo Natale vada ai nostri fratelli che hanno visto cadere davvero le loro case per via del terremoto o che una casa non ce l’hanno perché in fuga dalle guerre. Il Signore non faccia venir meno nei loro cuori la speranza di un futuro di serenità e di pace e nel nostro cuore alimenti la solidarietà.
Vi auguro questo Natale e ogni felicità.
Vi voglio bene!
Don Angelo, parroco