La Domenica delle Palme

Gesù entra in Gerusalemme. La folla dei discepoli lo accompagna in festa, i mantelli sono stesi davanti a Lui, si parla di prodigi che ha compiuto, un grido di lode si leva: «Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli» (Lc 19,38).

Folla, festa, lode, benedizione, pace: è un clima di gioia quello che si respira. Gesù ha risvegliato nel cuore tante speranze soprattutto tra la gente umile, semplice, povera, dimenticata, quella che non conta agli occhi del mondo. Lui ha saputo comprendere le miserie umane, ha mostrato il volto di misericordia di Dio e si è chinato per guarire il corpo e l’anima.

La folla festante che osannava Gesù al momento del suo ingresso nella città di Gerusalemme (pochi giorni prima che fosse Crocefisso), manifestava la propria esultanza sventolando ramoscelli d’ulivo e di palma. L’ulivo dunque, oltre a essere simbolo di pace, assume un ruolo fondamentale nel periodo pasquale poiché volto a commemorare l’ingresso trionfale di Cristo a Gerusalemme. L’episodio biblico, viene ricordato e celebrato durante la Domenica delle Palme, che cade una settimana prima di Pasqua.

La liturgia della Domenica delle Palme ha inizio in un luogo al di fuori della Chiesa, dove, ai fedeli, vengono distribuiti ramoscelli di ulivo (e di palma), benedetti dal sacerdote, per poi, dare inizio alla processione fin dentro la chiesa.

Buona domenica delle Palme!

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