Per tutto il perimetro della chiesa, sia nella navata centrale che nelle due laterali, furono costruite ab origine (la più antica è del 1495) fosse sepolcrali sotterranee, dell'altezza di circa quattro metri.
Nelle navate laterali, almeno fino agli anni '80, erano ancora visibili le divisioni tra i diversi sepolcreti (tutti con diritto di patronato), mentre in quella centrale si trova una grande carnaia con del terriccio, come risulta da esplorazioni realizzate negli anni '50 e '60: qui sono stati inumati morti per almeno quattro secoli, fino al 1848.
Le casse si ponevano le une sulle altre (su di esse avevano impresso il nome, cognome ed anno di morte) e per quelli di una certa rinomanza furono apposte delle lapidi sul lastricato delle singole cappelle, con apposita iscrizione. Purtroppo, queste lapidi quasi mai sono state riportate dagli storici locali, per di più con i lavori degli anni '70 e '80 sono state divelte dal pavimento e collocate in modo arbitrario o sulle colonne della chiesa, o sulle pareti o, addirittura, nel corridoio del chiostro.
Perciò, è opportuno averne ancora memoria prima che il tempo e la piccolezza dell'uomo ne cancellino definitivamente l'esistenza, nonostante quelle iscrizioni lapidee rappresentino un importante frammento della storia della chiesa.
ALTARE MAGGIORE
Al lato sinistro è collocata la lapide di Andrea Passari, con lo stemma di famiglia (leone e tre onde di mare) con la dicitura:
ANDREAS, PASSARI
VIR PATRICIUS
POSUIT
A pochi metri di distanza, si trovava la più antica tomba con la data 1495: la decorazione è formata da una fascia, su cui sono stati scolpiti un uccello e una lepre, incorniciati con foglie d'edera.
Ai piedi dell'altare, protetta da un lastrone di vetro, ma parzialmente coperta dal nuovo basamento dell'altare (peraltro, stravolto dall'inserimento negli anni '90 di due pedane ai lati), a poco meno di 50cm di profondità, si legge:
SUMPTIBUS BENEFACTORU
A. R. P. BERNARDUS AVICILIIS LECT[OR]
IUB HUIUS CONV[TUS] GUARDIANUS HOC
PAVIMENTUM FIERI CURAVIT
A. D. 1738
Ai due lati dell'altare, appena sotto le statue di San Francesco e Sant'Antonio, due diciture:
DEV. EMANUEL RIBERA (lato sinistro)
DEV. VINCENTIUS SIGISMONDO (lato destro).
Sul primo pilastro a destra dell'altare, accanto all'ambone, si ammira un mezzo busto in marmo di Fra Giovanni la Vista, dei Padri minori osservanti, nativo di Molfetta (probabilmente prima collocato nei pressi dell'Altare della Madonna del Soccorso).
Compiti gli studi a Roma nel monastero di Ara Coeli, fra Giovanni ricevette gli ordini sacri e divenne anche un predicatore ricercato.
Oltre ad essere esperto in scienze sacre e profane, fu poeta e scrisse l'opera di "Calascione", satira in terza rima. Giunse al grado di lettore e di provinciale, fu eletto nel convento di Altamura maestro di teologia. Morì il 1767 e fu sepolto nella chiesa di San Bernardino. A lui fu dedicato un mausoleo su cui fu apposta la seguente iscrizione di Giambattista de Bonis:
D. O. M.
HAEC MAGNI EST VISTAE MORTALIS IMACO JOHANNIS
AT IMMORTALEM PINGERE QUIS POTERIT?
QUAE MENS EST HUMANA CAPAX HAEC OMNIA NOVIT
MORS POTES EXTINCIUM CREDERE? FAMA VETAT.
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IOHANNI VISTAE
PRAESBITERO EX FRATRUM MINORUM FAMILIA
QUOD ROMAE PRINCIPIBUS STUPENTIBUS VIRIS
SUMMAE SCIENTIAE TUM IN DIVINIS TUM IN NATURALIBUS
MAXIMUM DEDERIT SPECIMEN
QUOD INCREDIBILI MEMORIA INGENII DOCTRINAE OPIBUS
LOCUPLETISSIMUS
CUNCTIS ADMIRATIONI FUERIT
QUOD IN SUMMO SUAE PROVINCIAE FASTIGIO EVECTUS
COMPOSITA PACE
PROPRIIS LABORIBUS INCENTEM BIBLIOTHECAM EREXERIT
DIUTURNA CONFLICTATUS PERACERBA PODACRA
QUOD SUPREMO IN MORBO TRIUM MENSIUM SPATIO DECIES
IN CRURIBUS ET PEDIBUS
NON SINE INGENTI DOLORE
NON SINE INGENTI VIRTUTE
PROFUNDAS INCISIONES TULERIT IMPERTERRITUS
ET NULLO MORTIS METU VITAE FIRMA SPE AETERNAE
USQUE INVICTUM CESSERIT ANIMUM
PRODIGIOSAE SAPIENTIAE ADMIBABILIS PATIENTIAE
MONUMENTUM GRATA PROVINCIA P.
VIXIT AN. LII M. VIII D. XV
OBIIT VI ID. APRIL. ANN. MDCCLXVII
CAPPELLA DEL SANTISSIMO SACRAMENTO
Ai piedi della Cappella del Crocifisso era anticamente collocata una lapide che, dopo i lavori degli anni '70 e '80, è stata riposizionata nel corridoio del chiostro. Essa riporta la seguente iscrizione
PIETATI ET MEMORIAE MAIORUM
NOBILIS FAMILIAE DE FILIQLIS
POSTERISQUE SACELLUM SUPERSTITES EREXERE A. D. 1600
Sotto alla lapide è presente una testa di morte con l'iscrizione (incompleta):
MORS HOMINI [...]NU [...]
Infine, sopra la lapide si può ancora ammirare uno stemma con cimiero, bindello con uccello e ramo di olivo in bocca.
Sempre ai piedi dell'altare erano collocate due lapidi che ora sono posizionate nel corridoio del chiostro, le cui iscrizioni recitano:
PACE ET CONSILIO
C. F. E
A. D. 1858
ALTARE DELL'ADORAZIONE DEI PASTORI
A terra della cappella della Natività si trovava una tomba con bindello (priva, purtroppo, del simbolo) con la seguente iscrizione:
FRANC[US] ANTONIS GADALETA GALANTIS BINETTI
REGULI EX PRIMOCENITO RAPHAELE NEPOS SIBI URSINAE
DE MELE UNANIMI CONIUGI ET SUIS POSUIT 1596
Anche in questo caso, non è stato possibile rinvenire la lapide né in chiesa, né tra quelle collocate nel corridoio.
ALTARE DELLA CROCIFISSIONE
A terra dell'Altare del Crocifisso era possibile trovare le seguenti iscrizioni nel bindello di una lapide (oggi non presenti né in chiesa, né tra le lapidi del corridoio):
RESURGAM IN IUDICIO
----------
HUC DISSIMILES SIMILI CONDITIONE TRAHUNT
ALTARE DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE
Ai lati dell'altare sono collocate due iscrizioni (rispettivamente lato sinistro e lato destro):
ALL'IMMACOLATA CONCEZIONE
DELLA VERGINE DEIPARA
UN ALTARE DI SCELTO ANTICO MARMO
MONUMENTO PERENNE
DI FEDE PIETA’ GRATITUDINE
L'ANNO DELLA DIVINA INCARNAZIONE 1874
MICHELE FU GIUSEPPE ANTONIO SAMARELLI
SERAFINA MINERVINI SUA MOGLIE
OFFRONO DEVOTI
LA CONGREGAZIONE RICONOSCENTE
TRE ANNUE MESSE IN PERPETUO DESTINA
----------
GREGORIUS PP. XVI
DEGLARAVIT IN PERPETUUM
PRIVILEGIATUM ALTARE
IMMACULATAE CONCEP. B. V. M. DICATUM
IN MISSIS QUAE A QUOCUMQUE SACERDOTE
CELEBRABUNTUR
DATUM ROMAE
DIE IX IAN. MDCCCXXXV
Inoltre, ai piedi dell'altare dell'Immacolata (l'unico a non essere destrutturato nella seconda metà del XIX secolo, perchè di proprietà della Confraternita) era collocata una lapide, oggi posizionata all'ingresso sinistro della chiesa con altre lapidi (la quarta, in basso), con la seguente iscrizione:
D. O. M.
SEPULCRUM HOC
CESSO
PER FELICEM DE NESTA HUIUS SACELLI
PATRONUM
SEPULCRALI AC PATRONATUS INTEGRO IURE
IMMACULATAE CONCEPTIONIS
SODALITATI
MISSARUM VIGINTI PERPETUO EIDEM INJUNCT O
ONERE
JAGOBUS LANZALOTTA PRIOR EIUSDEM
FRATRUM SORORUMQUE COMMODO
AMPLIANDUM CURAVIT ANNO DOMINI 1751
CAPPELLA PASSARI
Sulla parte destra della cappella, sulla lesena della colonna destra, si leggeva (oggi l'iscrizione non è presente né in chiesa, né tra le lapidi del corridoio):
D. O. M.
PETRO FRANCISCO DE LUCA PATRITIO
PALLADIS AC BELLONAE ASSECTATORI
BELLATORI CELEBERRIMO
N. A IUVENIS IN TURCAS DEIN PRO RECE CAT.CO
IN GALLOS ARMATUS
IN VALLONAE BRIANZONIS S.te BIRGITTAE
CASALII
OBSIDIIS IN STAFARDAE ET CHIARI CERTAMINIBUS
QUAM GLORIOSE PUGNASSET
TANTIS VULNERIBUS DEMONSTRAVIT
VICTORIS AMEDEI DUCIS SABAUDIAE
BELLICERI PRAECEPTORIS MUNIFICENTIA
EQUES AULICUS AC ADIUTOR ARMORUM DECLARAT.
DC. IN ANNOS STIPENDIO AD PHILIPPUM V REGEM
NEAP. DELEGATUS
QUI TANTAE VIRTUTI VICARIATUM EQUESTRIS
CHILIARCHIAE COMMISIT MAIORA DATURUS
NISI MORS INVIDISSET
ET APUD BREXELLIUM SUPERASSET QUEM
TOTIES NEQUIVIT VINCERE
TERTIO IDUS IULII MDCCIII
PARUM IPSE VIXIT AD SUORUM DESIDERIA
SI SEPTIMUM LUSTRUM ADIMPLEVIT
SATIS AD RES GESTAS
DUM CINERES ALIBI LAPIDEM HIC AETERNITATE
DIGNUM EXCUDI FECIT DOLENS FRATER
DOMINICUS MARIA DE LUCA
XIII KAL. MARTII MDCCIV
Sulla parte sinistra dello stesso arco, sormontato da una figura, era collocata la seguente lapide (ora sul lato opposto, di fronte all'Altare della Madonna degli Angeli):
QUISQUIS ES
SISTE, LECE, LUCE, ADMIRARE ET TRANSI
BEATRIX ZELONA PISTORIEN. PATRITIA
AH DOLOR
CONSPECTO CLAUDITUR SARCOPHAGO
SI NESCIS PROSAPIAM
LATICLAVIIS, LITUIS, PARMIS, GALERIS NITESCENTEM
INNUMERIS PRISCORUM SCITO
QUAE MERITIS COEQUAVIT
DECORAVIT ET MORIBUS
ILLIBATA FIDES CORUSCANS ET ZELUS
QUA PATRIAE NOMEN, QUO STIRPIS AGNOMEN
VIRACINEM ILLUSTRARUNT
SEPTIMO NONDUM LUSTRATO LUSTRO
ILL[USTRISSIMO] GENITORI MARITO INGENUO CLARISSIMAEQ[UE]
FAMILIAE INVIDA MORS IMMATURAM
RAPUIT
CUIUS VINCULO SOLUTUS VIRTUTIBUS ALLIGATUS
ALOYSIUS DE LUCA PATRITIUS MELPHICTE
ARCHIEPISCOPI NAZARETH FRATER
AD LENIME[N]TU[M] DOLORIS CONIUGI DILECTISSIMAE
POSUIT
VIII ID. NOVE[M]B[RIS] MDCLXXIV
ALTARE DI SAN SALVATORE DA HORTA
Ai piedi dell'altare si trovava una una lapide del 1693 con bindello e cavallo sfrenato, con sotto la seguente iscrizione commemorativa per Francesco Magnocavallo (oggi l'iscrizione è collocata tra le lapidi del corridoio del chiostro, dopo i lavori degli anni '70 e '80):
FRANCISCUS MAGNOCAVALLO
AMEDIOLANO BENEFACTOR
CONVENTUS
PRO SE SUISQUE HEREDIBUS
POSUIT 1693
Nella seconda lapide, che era posizionata accanto alla precedente (oggi collocata, invece, a sinistra dell'ingresso della chiesa, alla seconda posizione, con le altre lapidi), si legge:
1651
IOHANNES LUPIS A MAIORUM GENERE IN HOC
DEGENER QUOD ILLI INSIGNIA HIC LAPIDEM
QUI SUA SUORUMQUE HEREDUM OSSA
REDDERET RUENTI ORBI VIVENS POSUIT.
ALTARE DELLA MADONNA DEL CARMINE
Prima dei lavori degli anni '70 e '80, oltre all'orma di un frate impressa nella roccia (ancora presente), ai piedi dell'altare si trovava una una lapide commemorativa, oggi posizionata tra quelle del corridoio del chiostro:
FRANCISCUS LEPORE VIR
PATRITIUS HOC ET SACELLUM
ANNO 1483 POSUERAT QUAE
FURORE BELLI EVERSA EIUSDEM
FAMILIAE ROCCHI ET PYRRHI
FILII REPOSUERUNT - 1593
ALTRI LAPIDI E PEZZI DI ALTARI
Nel corridoio del chiostro e nella chiesa sono collocate altre lapidi che, purtroppo, non è stato possibile collocare tra gli altari e le cappelle della chiesa stessa.
Per conoscenza storica, in attesa di ulteriori approfondimenti, è utile, quantomeno, conoscerne il contenuto.
Lapide di Leonardo di Pappagallo
Collocazione attuale: lato sinistro dell'ingresso, posizione n. 4 in alto
Testo: S. CONRADI DEM LEO / NARDO DI PAPPAGALLO & HERE[DIB]U[S] 1593
Lapide di Fabricius de Russis
Collocazione: corridoio del chiostro, posizione n.4
Testo: FABRICII DE RUSSIS / EIU[S]Q[UE] HERE[DIB]U[S]
Lapide di Baptista Vulpicella
Collocazione: corridoio del chiostro, posizione n. 10 (vicino l'ingresso dell'ufficio, sotto l'ultima lunetta)
Testo: D.O.M. / IO BAPTISTAE VULPICELLAE EQUITI / HIEROSOLIMYTANO DUCIS SABAU / DIE PROBATO NOBILITATIS G[E]NE[RE] & IULIO FRATRIBUS SUIS BENEMERENTIB[US] / EORUMQ[UE] HEREDIBUS PRIMICERIUS / HORATIUS V. I. D. VIVENS AC / SUORUM MEMOR F.F. A.D. 1627
Lapidi dell'Altare del Crocifisso
Collocazione: lati dell'altare (la lapide di sinistra è, purtroppo, incastrata in un'altra lapide: perciò, vista anche la sua scomoda posizione, non si riesce a capire quale ne sia il soggetto)
Testo lapide I: di difficile decifrazione, si legge solo SATO PRE [...] N MENT [...] FILIUS
Testo lapide II: di difficile decifrazione, si legge solo CUCSCIM VITA ECA / SCII
Lapide di Isabella Passari
Collocazione: lato sinistro dell'Altare della Madonna del Soccorso
Testo: VIGILANDO REQUIESCIT IN TENEBRIS MAGIS ELUCET / NOBILIU[S] ISABELLE PASSARE / AC ANTONICES STORIONE / EX ILLIS GE[N]TILITIIS TRA- / NENS , & AMALPHIENS DI- / LECTAR MARCELLI, AC / IOSEPHI DE LUCA PATRUE- / LU[M] CONIU[M], NOVA I HAC / URNA CINERES REQUIESCUT / A.D. MDCXXXV