Le cosiddette Quarantore indicano, nel Cristianesimo, il periodo di tempo trascorso fra la morte (venerdì pomeriggio) e la risurrezione (domenica mattina) di Gesù. La liturgia cattolica commemora quest’arco cronologico con la pubblica adorazione eucaristica del Santissimo Sacramento visibile nell’ostensorio solennemente esposto su di un trono con una residenza maestosa nel posto più alto e centrale dell’altare.
Le solenni Quarantore saranno celebrate nella Parrocchia san Bernardino di Molfetta dal 2 al 4 marzo. La Santa Messa sarà celebrata alle ore 8.00 e alle ore 9.30, cui seguirà l’esposizione del Santissimo Sacramento: la chiesa resterà sempre aperta. Alle ore 19.00 si reciteranno i vespri solenni con la benedizione eucaristica. La sera del 4 marzo, alle ore 20.00, l’adorazione eucaristica sarà dedicata a giovani e giovanissimi.
Secondo la tradizione, per le Quarantore l’altare dev’essere preparato a dovere: al centro la residenza (tronetto con l’ostensorio), con subito sotto quattro ceri, ai lati altri sei ceri (tre per parte), e sotto, nel primo gradino, altri candelieri o candelabri con una croce sopra al ciborio. L’intero altare deve inoltre essere addobbato con fiori e candelieri.
Stando, difatti, alla sinossi evangelica, l’intervallo temporale con Gesù morto e deposto dalla croce e con il prosieguo della sua opera redentiva durante la permanenza nel Santo Sepolcro non si sarebbe limitato alla giornata del Sabato Santo, poiché in realtà sarebbe durato 40 ore, dalle 3 del pomeriggio di Venerdì Santo all’alba di Pasqua, le 7 del mattino della domenica di risurrezione. Ciò spiegherebbe l’affermazione paolina secondo cui Cristo «fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture» (Prima lettera ai Corinzi 15, 3-4), affermazione ripresa e ribadita nel Credo Cristiano.
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