Polittico della VisitazioneLa preziosa opera, prima presente nell’Altare della Madonna degli Angeli, poi ricollocato nella Cappella Passari e ora a lato della Cappella del Santissimo Sacramento, fu donata da Amedeo Lepore nel 1483 per la cappella che si andava erigendo nella chiesa conventuale. Nel Seicento (1676-1689) intorno alla tavola centrale del polittico fu dipinto un motivo a tralcio riemerso nel 1980 durante gli ultimi interventi di pulitura, sotto le sagome lasciate da una settecentesca (1756) cornice dorata, già eliminata nel 1950, che racchiudeva tutte le tavole.
Il primo restauro documentabile (1919) è stato eseguito da Giuseppe Colarieti Tosti per conto della Soprintendenza di Bari e con il contributo del barone Mario d’Amely Lepore. La necessità di un ulteriore intervento si verificò al rientro del polittico da Castel del Monte, dove era stato conservato durante il periodo bellico (1940-45). I vari trasporti, infatti, avevano provocato la rottura di un angolo della tavola centrale e diverse cadute di colore.
Già attribuito a bottega del Vivarini, il polittico, dopo una prima attribuzione a Tuccio d’Andria, è stato, in un secondo momento, accostato alla maniera del Maestro dei S.S. Severino e Sossio. Gli scomparti dell’opera, forse giuntaci incompleta, raffigurano al centro la Visitazione, a destra S. Bemardino, a sinistra S. Francesco d’Assisi. In alto, in due piccoli ovali, sono dipinti S. Ludovico di Tolosa e Sant’Antonio da Padova, mentre nella predella gli Apostoli affiancano il Cristo benedicente.
L’opera si inserisce nel clima culturale franco-catalano di derivazione partenopea, mentre la predella sembra arricchirsi di spunti e colorismi antonelleschi. Il polittico già esposto alla Mostra dell’Arte in Puglia dal Tardo Antico al Rococò (Bari, 1964) è stato presentato alla mostra Restauri in Puglia 1971-81 (Bari, 1982), dopo un ulteriore restauro curato da Michele Giove della Soprintendenza di Bari.
L’ultimo restauro, iniziato nel 2007 e conclusosi nel 2014, ha riconsegnato all’opera il suo antico splendore, attraverso il lavoro di disinfestazione e consolidamento realizzato dalla ditta Lorenzoni Restauri srl di Polignano a Mare, su autorizzazione del direttore della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Bari, dott.ssa Rosa Lorusso (guarda il video dell’inaugurazione).
Bonificata la struttura dagli attacchi degli insetti xilofagi (si nutrono di legno vivo o morto), è stato necessario ripristinare la pellicola pittorica e fissare il Polittico su una struttura adeguata, ovvero un pannello piano di color beige oliva chiaro, che ne facesse godere tutta la sua bellezza artistica (in passato, le 6 tavole erano collocate su un piano metallico). Durante i lavori di restauro, è stata rimossa la vernice ossidata per riconferire luminosità al colore originale dell’opera e sono state riequilibrate le integrazioni pittoriche dell’ultimo restauro.

Invia un commento