Con la forza di chi accetta la sfida di “prendere il largo“, nel primo incontro formativo dell’anno pastorale 2024-2025 gli Adulti di Azione Cattolica si sono soffermati, anzitutto, sull’icona biblica dell’anno, tratta dal Vangelo di Luca (Lc 5,1-11). L’incontro ha focalizzato l’attenzione sulla riscoperta del potere trasformante dello stupore, quello sguardo nuovo e meravigliato che ci aiuta a dare valore alla nostra quotidianità e a liberarla dalle insidie della routine spirituale.
Un cammino per rinnovare la vita adulta
L’itinerario formativo di quest’anno è stato progettato per essere modulare e flessibile, offrendo spunti e idee che si adattano alle esigenze di ciascun adulto. Attraverso la Parola e l’incontro con la vita, questo cammino vuole interpellare ciascuno nel vivere la propria quotidianità con meraviglia e stupore, trasformando ogni passaggio in un’occasione per rendere nuova la propria esistenza.
I partecipanti all’incontro hanno riflettuto su alcuni temi fondamentali:
▪️la fede che si genera dall’ascolto per riscoprire il valore di aprirsi alla Parola di Dio, lasciandosi stupire dalla sua forza trasformante;
▪️il rapporto tra routine e stupore, per riconoscere che la routine, quando vissuta senza consapevolezza, può impoverire la nostra spiritualità, mentre lo stupore – sia umano che religioso – è capace di rigenerare il nostro rapporto con Dio e con il prossimo, donando freschezza e profondità alla vita quotidiana;
▪️lo stupore come esperienza umana e religiosa, perché l’incontro con Gesù sia un vero percorso di umanizzazione, dove prendiamo consapevolezza di noi stessi proprio aprendoci a Dio.
Ascolto, stupore e spiritualità
L’incontro è stato arricchito da spunti preziosi tratti dalla riflessione di Papa Francesco sullo stupore. Lo stupore «ci libera dalla tentazione di sentirci all’altezza, di nutrire la falsa sicurezza che oggi, in realtà, è diverso, non è più come agli inizi, oggi la Chiesa è grande, è solida, e noi siamo gli eminentissimi».
«Torniamo a questo stupore battesimale! Ed è questo che rende attraente la comunità dei credenti, prima per loro stessi e poi per tutti: il duplice mistero di essere benedetti in Cristo e di andare con Cristo nel mondo – afferma il Papa -. Tale stupore non diminuisce in noi con il passare degli anni, non viene meno con il crescere delle nostre responsabilità nella Chiesa». Questo stupore non è altro che il risultato di un ascolto profondo della Parola di Dio, che illumina la vita e genera una fede autentica.
Anche le parole del Venerabile Antonio Bello hanno ispirato i presenti, sottolineando come lo stupore sia una chiave fondamentale per vivere una spiritualità autentica e intensa. Una spiritualità che si nutre dell’Eucaristia e che si traduce in un rapporto vivo e dinamico con Dio.
Condivisione e testimonianze
L’incontro si è concluso con un momento di condivisione delle esperienze personali, in cui i partecipanti hanno riflettuto sul rapporto tra routine e stupore nelle loro vite. Questo esercizio ha permesso di mettere a fuoco come, anche nei gesti più semplici, possiamo riscoprire la presenza di Dio e trasformare la quotidianità in un luogo di crescita spirituale.