A cosa serve lo storytelling parrocchiale?

parrocchia san bernardino molfetta - evangelizzazione digitale pastorale mediale comunicazioni storytellingUna delle linee operative pastorali per la nostra Parrocchia nell’anno 2024-2025 è incentrata su “linguaggi e comunicazione”. Per questo motivo, i numeri del Giornale parrocchiale di quest’anno accoglieranno la Rubrica “Pastorale mediale ed evangelizzazione”, in cui saranno affrontati proprio alcuni argomenti relativi l’evangelizzazione digitale.
In questo primo appuntamento approfondiremo lo storytelling parrocchiale, iniziativa che l’Equipe delle Comunicazioni ha proposto al Consiglio Pastorale e che ha trovato subito terreno fertile in tutte le varie compagini parrocchiali.

 

Cosa è lo storytelling parrocchiale?

È una strategia di comunicazione usata per raccontare, in maniera coinvolgente e significativa, la vita e le storie della comunità parrocchiale, i suoi valori, le attività e gli eventi. Si basa sull’idea che narrare storie autentiche e vere crei una connessione relazionale più profonda con i fedeli, rendendo il messaggio del Vangelo più accessibile e rilevante nella vita quotidiana.

Quali sono i suoi elementi fondamentali?

Lo storytelling si concentra su persone reali ed esperienze vissute nella quotidianità e nella Parrocchia (eventi significativi, incontri di formazione, iniziative caritative e missionarie, ecc.) con l’obiettivo di rendere più tangibile e rilevante la trasmissione del messaggio del Vangelo.
Attraverso le storie condivise, specialmente sui social media, la Parrocchia rende visibile la sua identità e raggiunge anche chi non frequenta regolarmente la chiesa o chi si sente distante dalla fede, nei luoghi e nei modi in cui si sentono più a loro agio. Questo metodo diventa anche un ponte tra la comunità parrocchiale / Chiesa e il mondo esterno.
Le storie, grazie al loro impatto emotivo, permettono di catturare più facilmente l’attenzione e di suscitare interesse: pertanto, lo storytelling parrocchiale non solo informa, ma tocca il cuore delle persone e offre spazio ai membri della comunità nel condividere le proprie esperienze di fede, di difficoltà e di crescita spirituale.

Cosa dice il Magistero della Chiesa?

Leggiamo quanto riportato nel Documento del Dicastero per le Comunicazioni “Verso una piena presenza. Riflessione pastorale sul coinvolgimento con i social media” (maggio 2023) ai numeri 68, 69, 70.
«Le storie creano comunità perché la comunità si crea sempre attraverso la comunicazione. Lo storytelling ha acquisito una rinnovata importanza nella cultura digitale grazie al potere unico delle storie di catturare la nostra attenzione e parlarci direttamente […].
Le storie offrono una struttura, un modo di dare un senso all’esperienza digitale. Più “incarnate” di una pura argomentazione e più complesse delle reazioni superficiali ed emotive che spesso si riscontrano nelle piattaforme digitali, aiutano a ripristinare le relazioni umane offrendo alle persone l’opportunità di raccontare le proprie storie o condividere quelle che le hanno trasformate.
Un buon motivo per raccontare una storia è rispondere a chi mette in dubbio il nostro messaggio o la nostra missione. […] Spostiamo l’attenzione alla promozione attiva di un messaggio positivo e alla coltivazione della solidarietà, come fece Gesù con la storia del buon Samaritano».

 

a cura di Marcello la Forgia
Responsabile Equipe parrocchiale delle Comunicazioni

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