Il mese di gennaio da sempre rappresenta il cuore dell’Iniziativa di Carità nel percorso formativo dell’ACR, una traduzione concreta – a misura dei bambini e ragazzi – attraverso la quale l’Associazione ha accolto l’invito rivolto dal beato Paolo VI a ricercare iniziative «congeniali alla propria indole», da promuovere in occasione della Giornata Mondiale della Pace.
La piena partecipazione e il protagonismo dei bambini e ragazzi alla vita della Chiesa, fortemente sostenuta dai giovani e dagli adulti di AC all’indomani del Concilio Vaticano II, si concretizza nel Mese della Pace, attraverso iniziative di prossimità sul territorio e nel sostegno ai progetti internazionali di fraternità e solidarietà.
Per la 48° Giornata Mondiale per la Pace, dal titolo «Non più schiavi, ma fratelli», il Santo Padre ci indica come obiettivo la costruzione di una civiltà fondata sulla pari dignità di tutti gli esseri umani, senza discriminazione alcuna, perché si da vita alla pace quando ogni essere umano riconosce nell’altro un fratello. Un invito che i bambini e ragazzi accolgono, impegnandosi a realizzare con le loro potenzialità “qualcosa di buono”, per diventare autentici discepoli missionari.
A Molfetta, domani mattina i ragazzi di ACR saranno impegnati nella Festa Cittadina per la Pace, organizzata dall’Azione Cattolica, che inizierà con la celebrazione eucaristica in Cattedrale alle ore 9.30 per poi continuare con una serie di stand e di giochi divisi per face d’età. Allo stesso tempo, nei pressi della Cattedrale sarà allestito uno stand per la raccolta alimentare: quanto raccolto sarà devoluto alla Caritas diocesana
Lo slogan dell’ACR, «Dai vita alla Pace», caratterizzerà tutta l’iniziativa, essendo un invito personale a far germogliare nella vita di ogni giorno piccoli semi di carità, attraverso scelte concrete di servizio che aiutino a scoprire la bellezza della vita come
dono. «Dai vita alla Pace» è un impegno a costruire un ponte di fraternità oltre il Mediterraneo. È, infine, una sfida ad un impegno unitario che parte dall’entusiasmo gioioso e generoso dei più piccoli per trovare il giusto assemblaggio con gli altri “pezzi” dell’associazione: giovanissimi, giovani e adulti. Tutti insieme, per un progetto che porti nuovi germogli di pace.