Concluso il rito d’ammissione, le generalità del neocatecumeno sono registrate facendo menzione anche del ministro, dei garanti, della data e del luogo. Da quel momento, infatti, il catecumeno è considerato membro della Chiesa di Cristo, avrà il dovere di partecipare alla liturgia della parola e potrà ricevere benedizioni e sacramentali.
Inizia per lui un periodo di graduale e completo apprendimento dei dogmi e dei precetti al fine di consentire una sua adesione sempre più consapevole ed intima alla conoscenza del mistero della salvezza. La comunità tutta deve sentirsi impegnata ad aiutarlo in questo cammino spirituale che ha come meta il passaggio dall’uomo vecchio all’uomo nuovo conformato a Cristo, il che significa che in lui, gradualmente, deve apparire evidente un cambiamento di mentalità e di costume verificabile attraverso la testimonianza di vita e l’impegno nella partecipazione all’azione evangelizzatrice della Chiesa.
Il catecumenato si conclude col tempo della purificazione e dell’illuminazione che coincide, ordinariamente, con la Quaresima. Durante questo periodo al catecumeno, chiamato anche eletto, concorrente o illuminando, sono riservati riti particolari. Attraverso gli scrutini viene aiutato a riconoscere sia le proprie manchevolezze da eliminare che le buone qualità da rafforzare. Attraverso le consegne la Chiesa gli affida antichissime formule di fede come il Padre Nostro e il Credo, simbolo apostolico.
Attraverso l’intensificarsi della preghiera e il digiuno, durante la Settimana Santa, il candidato si prepara ai Sacramenti dell’iniziazione cristiana che gli verranno conferiti durante la celebrazione eucaristica della veglia di Pasqua. Il rito del Battesimo prevede, come quello dei bambini, che già conosciamo, in successione, la benedizione dell’acqua, la rinunzia a Satana, la professione di fede, l’invocazione alla SS. Trinità, il Battesimo per immersione o infusione, l’unzione col crisma, la consegna della veste bianca e del cero acceso segno della vocazione di ogni battezzato a camminare nella luce del Risorto. Segue il conferimento del Sacramento della confermazione o Cresima, ad indicare l’intima unione nel mistero pasquale della SS. Trinità che ora dimora in chi ha già ricevuto il Battesimo e che è, perciò, abilitato a partecipare alla liturgia eucaristica e a ricevere, nella Santa Comunione, il corpo e il sangue di Gesù.
Al fine di facilitare ai neofiti un pieno e sicuro inserimento nella Comunità, il “Nuovo rito dell’iniziazione cristiana degli adulti (R.C.A., 235-239) ha previsto, recuperando un’antica tradizione della Chiesa, un tempo da dedicare alla mistagogia. Per tutto il tempo liturgico di Pasqua (cioè dalla domenica di Pasqua a quella di Pentecoste) la comunità è invitata insieme ai neofiti ed ai loro padrini e garanti a continuare ad approfondire la conoscenza del mistero di Cristo attraverso la meditazione del Vangelo, la partecipazione all’Eucaristia e l’esercizio della carità.
di Gaetano la Martire