Cenacolo, dal latino «Coenaculum», indicava di per sé il luogo dove si cenava, ma, più generalmente, designava il piano superiore della casa dove si trovava tutta la famiglia che raccontava tutto quello che era accaduto nella giornata. Nel contesto della narrazione evangelica, invece, con tale termine si indica generalmente «il luogo di Gerusalemme dove Gesù consumò con gli Apostoli l’Ultima Cena della sua vita terrena, prima di morire in Croce». In seguito, vi si riunirono gli Apostoli dopo la Risurrezione di Gesù.
Sull’esempio dei discepoli, anche i laici cattolici fedeli della Parrocchia San Bernardino, guidati dallo Spirito Santo e con la guida spirituale del parroco, don Pasquale, si apprestano a riprendere i cenacoli famigliari, composti da un gruppo di due o più persone che si impegnano ad essere unite nel nome di Gesù. I cenacoli sono guidati da laici (animatori del cenacolo) con la preghiera del Rosario, la lettura del Vangelo quotidiano, la meditazione e il dibattito fra gli stessi partecipanti. Questi incontri di preghiera sono all’insegna della semplice fraternità e della sobrietà.
Infatti, il Vangelo è una proposta di novità di vita rivolta a tutti, adatta per tutte le situazioni, capace di vivificare ogni esperienza umana e, per essere più facilmente accolta, va presentata in tutta la sua bellezza e forza, manifestata più attraverso la gioia della propria esperienza di vita e la dolcezza della propria carità, che non per mezzo dell’eloquenza della nostra dottrina. Perciò, con i cenacoli i partecipanti, preparati all’ascolto, invitati a “fare il vuoto” dentro di sé, a predisporsi con un “silenzio interiore”, potranno spostare l’attenzione sula meditazione della Parola di dio che ha in se stessa la forza di liberare, convertire, rinnovare la vita di ognuno.
In tutti i cenacoli quest’anno si è scelto di portare nelle case di chi ci ospiterà la Croce di San Damiano: croce, che per i cristiani, costituisce il ricordo della passione, morte e risurrezione di Gesù ed è l’invito evangelico ad imitare Gesù in tutto e per tutto, accettando pazientemente anche la sofferenze. La casa diventa “Chiesa domestica” per tutto l’incontro, in cui si riflette la vita alla luce della Parola di Dio e la parola di Dio alla luce della vita. Insomma, ci si sentirà Chiesa: animatori e partecipanti devono conservare l’anima sempre aperta e docile allo Spirito Santo, facendo fiorire tutte le realtà, carismi, spiritualità, vocazioni, che lo Spirito Santo ha suscitato e continua a far nascere nella Chiesa.
Di sicuro, l’esperienza del cenacolo può segnare per alcuni l’inizio di un nuovo cammino di fede, di un nuovo avvicinarsi alla Parola di Dio e alla comunità parrocchiale. Parlare nelle case, nelle famiglie, è trovarsi nel nostro ambiente normale, ricordando però che, come in chiesa, accostarsi alla Parola è sempre celebrarla e ogni ascolto di essa è sempre e solo dialogo con Dio, quindi preghiera. Dunque, non sarà un approccio puramente “umano”, interessante talvolta, ma sterile per lo spirito, quanto un approccio “religioso”, cioè che spalanca le porte a Cristo, realtà divina che penetra e illumina la vita.
I cenacoli sono aperti a tutti quelli che vorranno condividere e mettere in comunione il loro cuore (nel box spttp sono riportati i giorni in cui si svolgeranno i cenacoli, con inizio alle ore 19.00: per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi in parrocchia).
FEBBRAIO |
3 – 5 – 10 – 12 – 19 – 26 |
MARZO |
2 – 3 – 5 – 23 – 24 – 25 – 26 – 27 |