Il Consiglio Pastorale Parrocchiale dello scorso 25 settembre ha posto le basi per la programmazione del nuovo anno pastorale, partendo da quanto indicato durante il Convegno pastorale diocesano. «Anzitutto, dobbiamo riscoprire il valore reale e concreto della comunione di spirito e di corpo, che devono farci crescere come Chiesa», ha esordito don Raffaele che, in linea con il Programma Pastorale Diocesano 2023 – 2024 “Ponti da costruire: con lo stile di Gesù per incontrare il mondo”, ha proposto all’assemblea alcune idee da poter declinare in base alle esigenze e ai percorsi di ogni realtà parrocchiale.

Al Consiglio pastorale ha anche partecipato don Angelatonio Magarelli, vicario parrocchiale, che ha ringraziato don Raffaele dell’invito, ma soprattutto ha manifestato la sua gioia nel poter conoscere la comunità di San Bernardino e, in particolare, i volti e i nomi di ciascuno.

Collaborazione e coinvolgimento

«Strategico per la nostra Chiesa locale è il lavoro in rete tra parrocchie, soprattutto nell’ambito della formazione e dell’animazione, così come risulta necessario recuperare un dialogo limpido con tutte quelle risorse istituzionali presenti sul territorio per poter cominciare a vivere quello che don Tonino Bello definiva “Il samaritano dell’ora dopo”: cioè quella carità politica che ricerca dei progetti globali di risanamento, che cerca di togliere definitivamente quella persona dalla condizione in cui si trova; è quella presa in carico che va oltre il momento assistenziale». È questo il passaggio introduttivo dell’Area 1 “La missione secondo lo stile della prossimità” del Programma Diocesano.

Partendo da questo presupposto, don Raffaele ha annunciato che alcune attività della nostra Parrocchia saranno programmate e attuate in collaborazione con la Parrocchia Santa Teresa (come l’iniziazione cristiana) e, in alcuni casi, laddove possibile, con la Parrocchia Sacro Cuore (come ad esempio, alcuni incontri di catechesi durante la Quaresima).

Comunicazione e carità

Il lavoro in rete non deve essere solo tra parrocchie, ma anche tra parrocchia e associazioni del territorio, quella che nel programma viene definita come «mediazione culturale» (Area 2 “Il linguaggio e la comunicazione”). Proprio per questo motivo, don Raffaele ha auspicato un maggior e più proficuo dialogo con le associazioni del territorio, cercando di coinvolgere nella vita parrocchiale.

Allo stesso tempo, ha richiesto un potenziamento delle comunicazioni e una vera e propria «svolta» nel gruppo Caritas, che non può essere solo affidato al Volontariato Vincenziano, ma deve richiamare l’impegno concreto anche degli altri gruppi.

Formazione, liturgia e catechesi

Senza dubbio, una particolare attenzione è stata dedicata alla formazione (Area 3 “La formazione alla fede alla vita”), indirizzata alla conoscenza della liturgia, al valore dell’Eucarestia e alla catechesi per adulti. «Dobbiamo riflettere su queste linee e iniziare a lavorarci, senza la pretesa di trovare soluzioni immediate», ha evidenziato don Raffaele, cui ha fatto eco anche don Angelantonio: «Dobbiamo sperare e impegnarci per un cambiamento che possa raggiungere adulti, famiglie e ragazzi, mettendoci in gioco, annunciando il Vangelo con mezzi moderni e facendo attenzione anche all’uso che ne facciamo».

Dalla formazione all’Eucarestia

«Dobbiamo sostenere la formazione dei catechisti e dei giovani educatori, dando loro fiducia, creando occasioni di partecipazione – ha continuato don Raffaele – ma, allo stesso tempo, dobbiamo partecipare agli altri incontri e occasioni di condivisione parrocchiale, come gli incontri di Azione Cattolica Adulti, quelli comunitari e quelli che saranno programmati, laddove possibile, per le famiglie».

Se queste sono le linee per la formazione, don Raffaele non ha mancato anche di evidenziare quanto sia fondamentale, per una profonda vita cristiana, partecipare all’Eucarestia e all’Adorazione di ogni primo venerdì del mese. «Non deve mancare una maggiore attenzione ai lettori e dei lettori alla liturgia, per vivere bene e aiutare l’assemblea a vivere meglio la Liturgia Eucaristica».

———————-

a cura di Marcello la Forgia
Vice-presidente del Consiglio pastorale parrocchiale