Domenica 17 aprile l’evento giubilare parrocchiale. Ritrovo della comunità in Parrocchia alle ore 10.30, processione verso la Cattedrale e Festa della Misericordia. Sarà anche possibile confessarsi, prima della messa delle ore 12.
«Il pellegrinaggio è un segno peculiare dell’Anno Santo perché icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza. La vita è un pellegrinaggio e l’essere umano è viator, pellegrino che percorre una strada fino alla meta agognata». Le parole di Papa Francesco, presenti nella bolla di indizione dell’Anno Santo «Misericordiae Vultus», delineano con chiarezza e senmplicità il valore del pellegrinaggio in questo anno giubilare. E sarà un vero e proprio pellegrinaggio quello che la comunità parrocchiale di San Bernardino realizzerà domenica 17 aprile: i fedeli si ritroveranno in Parrocchia alle 10.30, subito dopo si svilupperà la processione verso la Cattedrale. Superata la Porta Santa, dalle 11 alle 12 si svolgerà all’interno della Cattedrale la Festa della Misericordia, animata dai bambini dell’ACR, e, contemporaneamente, alcuni sacerdoti saranno a disposizione per le confessioni. Alle ore 12 sarà celebrata, sempre in Cattedrale, la Santa Messa.
Di questo Giubileo parrocchiale saranno offerti alcuni documenti video nei giorni successivi, pubblicati sul Canale Youtube della Parrocchia, sul portale parrocchiale e sul sito della diretta live streaming.
Il pellegrinaggio e il suo valore sacramentale
Il pellegrinaggio del Giubileo inizia con il pellegrinaggio penitenziale, nella conversione del cuore. È un pellegrinaggio che viene deciso nel segreto della coscienza e consiste nell’accogliere la grazia che invita alla conversione del cuore e della vita. Questo primo pellegrinaggio è di decisiva importanza perché rende autentico il pellegrinaggio alla Porta Santa della Misericordia per la grazia del Giubileo. Il cammino penitenziale, nella vita cristiana, ha come vertice il sacramento della Riconciliazione. È il momento sacramentale. Il cammino penitenziale non resta chiuso in se stesso: si apre all’incontro con Cristo Risorto nel sacramento del perdono. Cristo, infatti, mediante il dono dello Spirito Santo, purifica il cuore e rinnova la vita nell’amore e nella misericordia.
Il pellegrinaggio verso il cuore misericordioso del Padre, il varcare la Porta Santa della Misericordia, dona e chiede di tornare nella vita quotidiana «misericordiosi come il Padre». È il cammino della testimonianza. Anche questo è un pellegrinaggio dentro il cammino del Giubileo della Misericordia. Ed è un pellegrinaggio molto importante, che va vissuto nelle nostre case, tra le nostre case e nelle nostre realtà comunitarie. È un pellegrinaggio che trova stimolo e sostegno innanzitutto nella comunità parrocchiale.
Perciò, il pellegrinaggio alla Porta Santa della Misericordia e l’acquisto della grazia del Giubileo assume la caratteristica di un evento comunitario, preparato insieme e vissuto insieme da tutta la comunità parrocchiale.
Come si ottiene l’indulgenza giubilare
L’indulgenza plenaria è concessa in occasione del Giubileo al cristiano che segue questi comportamenti:
1. ci si deve accostare con cuore contrito al sacramento della Penitenza;
2. dev’essere compiuto un pellegrinaggio in Cattedrale, varcando la Porta Santa;
3. è necessario partecipare alla Messa, recitare la Professione di fede e la Preghiera a Maria secondo le intenzioni del Papa, a testimonianza di comunione con tutta la Chiesa, infine ci si deve impegnare in opere di carità e penitenza (opere di misericordia materiale e spirituale) che esprimano la conversione del cuore.