Aderire all’Ac è una scelta di impegno e passione che ciascuno rinnova ogni anno. È il modo in cui tanti uomini, donne, bambini e ragazzi scelgono di vivere appieno la loro vocazione nella Chiesa, a servizio della comunità e del territorio in cui si trovano. Non è una semplice aggregazione: associarsi parla di legami, di una rete di persone. Aderire è una scelta di responsabilità.
La Festa dell’Adesione dell’Azione Cattolica della nostra Parrocchia è stata celebrata domenica 7 gennaio 2024, in occasione della festa liturgica del Battesimo di Gesù.
In questa occasione, a conclusione della Santa Messa, il presidente parrocchiale, Giacomo Vilardi, ha consegnato all’Associazione il consueto messaggio di inizio anno associativo.
«Carissimi aderenti di AC, la festa dell’adesione che stiamo vivendo quest’oggi è un tassello importante per la nostra vita associativa. È, infatti, segno di un rinnovo, coraggioso e convinto, del nostro “SI” al Signore e all’azione cattolica.
Aderire all’AC non vuol dire “fare” la tessera ma vuol dire “vivere” la tessera.
Si viverla! Perché la nostra associazione non ha bisogno di persone da inserire in un elenco per fare numero e che rimangano li passivamente, ma ha bisogno di ragazzi, giovani, adulti che innanzitutto credano in ciò che fanno, che si mettano al servizio del prossimo e si prendano cura di chi è in difficoltà, che si impegnino nel diffondere il messaggio di Cristo, che non siano indifferenti alle vicende del mondo, che non si lascino scoraggiare dalle difficoltà, che si sforzino di creare relazioni autentiche e sincere, che non abbiano paura di manifestare la propria idea.
Ecco questo vuol dire essere veri aderenti di Azione Cattolica. Non rimanere mai fermi ad aspettare che tutto si sistemi da sé ma essere sempre pronti ad agire per costruire una chiesa ed una società migliori.
Sicuramente non è semplice e serviranno impegno e fatica, ma se avremo fede nel Signore non dobbiamo avere timore perché non saremo mai soli ma sarà sempre al nostro fianco a sostenerci e ad incoraggiarci.
Ecco, azione e fede, due elementi che sono fondamenta del nostro aderire all’AC e che ritroviamo nell’icona biblica (Mc 5, 21-45) che ci accompagnerà in questo anno associativo.
In effetti nel brano, sia Giairo che l’emorroissa, ci fanno comprendere cosa vuol dire agire e soprattutto avere fede. Entrambi, infatti, pervasi dalla sofferenza e dal dolore, quasi come non ci fossero più speranze per loro, scelgono di non rassegnarsi ma di rischiare, cercando di raggiungere in tutti i modi Gesù, anche solo per sfiorarlo, affinché fossero salvati.
Ed è proprio questa mancanza di rassegnazione che si può tradurre in una fede sconfinata che dona loro la salvezza. Pertanto carissimi, il mio augurio più grande per tutti quanti voi per questo anno associativo è quello di non rassegnarvi mai di fronte alle difficoltà ma di essere sempre perseveranti nel ricercare la fede nel Signore affinché non ci manchi mai il coraggio e la forza di essere cristiani autentici nel mondo. Auguri a tutti!».