«La gioia di riprendere la tradizionale processione per le strade della nostra città, dopo la pausa per la pandemia, deve far rivivere la nostra fede e dare maggiore slancio alla vita spirituale e renderci attivamente partecipi della vita della parrocchia e della comunità confraternale della Concezione, che gelosamente custodiscono e animano questa profonda e radicata devozione alla Vergine Immacolata». Con queste parole si conclude il messaggio del parroco e Assistente spirituale della Confraternita, don Raffaele, per la comunità parrocchiale in occasione della Solennità dell’Immacolata Concezione, messaggio che apre il giornale parrocchiale ComUnione del mese di dicembre.
L’Assemblea parrocchiale di Azione Cattolica
Per la sezione dedicata alla Comunità parrocchiale, il giornale si sofferma subito sull’Assemblea di Azione Cattolica, svoltasi lo scorso 10 ottobre e aperta anche ai non aderenti. Don Raffaele ha spiegato l’icona biblica di questo anno associativo (Matteo 28,16-20), chiedendo agli aderenti di «volare ancora più in alto».
«La tessera deve ricordarci l’impegno per l’evangelizzazione e la partecipazione, e non deve essere solo un pezzo di carta o una medaglia da mostrare», ha evidenziato don Raffaele: «Gesù ha fiducia nei dodici apostoli, su cui rivolge la sua attenzione e a cui affida un ruolo e un compito particolare, quello di continuare l’opera che Lui ha iniziato, portando l’amore del Vangelo. E anche questo è uno specifico dell’Azione Cattolica. Siamo annunciatori e testimoni della Parola, ma come? Manifestando, con coraggio, nella nostra vita le indicazioni del Vangelo».
Esperienza di vita parrocchiale
Anche in questo numero sono raccontate due esperienze di vita parrocchiale, soffermandosi ancora sulla figura del catechista e dell’educatore: sono le testimonianze della catechista Nella Sancilio e dell’ex educatore Michelangelo Capurso.
«È un cammino che non finisce poiché difficile da percorrere, ma è proprio lì che si vede Dio – scrive Nella Sancilio -. Allora, guardi quei piccoli che ti vengono affidati e ti chiedi se puoi essere credibile per loro e agli occhi delle loro famiglie: soprattutto, oggi che questi ragazzi sono molto impegnati tra scuola e attività varie. Personalmente, insieme all’educatrice, preferiamo l’ascolto dei ragazzi».
«Attraverso l’incontro con quei bambini, e con le loro famiglie, ho vissuto un’esperienza di fede immensa: ho imparato a pregare per gli altri, ho capito perché la liturgia è importante e mi sono confrontato con persone che sono lontanissime dal messaggio della Chiesa cattolica – afferma Michelangelo Capurso -. Essere educatori è bello perché si ha la possibilità di toccare e plasmare il mondo secondo gli ideali che si professano. Se siamo cattolici e, allo stesso tempo, svolgiamo un compito educativo in società abbiamo una responsabilità unica, bellissima e determinante. Essere educatore oggi è una sfida complessa: bisogna portare il messaggio di Gesù in un contesto veloce, social e digital. Contestualizzare e rendere realistico il messaggio evangelico è la vera missione della nostra Chiesa».
Le rubriche
Con la Rubrica sulla Famiglia approfondiamo un altro aspetto dell’amore, quello del coltivare, mentre con la Rubrica sugli Stiuli di Vita Francesco de Leo delinea alcuni aspetti della virtù della cura, del prendersi cura di noi stessi, degli altri, delle istituzioni e dell’ambiente.
Altri eventi
Nel giornale sono stati anche pubblicati alcuni scatti della Festa del CIAO e del percorso “Play (station) … life”, promosso e organizzato dal Centro vocazionale diocesano, che ha toccato anche la nostra comunità parrocchiale
Il giornale parrocchiale può essere ritirato in parrocchia sin da questa sera oppure scaricato in pdf.