Questa Giornata Mondiale della Gioventù sarà vissuta "in prima persona" anche da alcuni ragazzi della Parrocchia san Bernardino, ovvero Mirko Sabato, Leonardo Capurso, Domenico Cirilli, Daniele Depalo, Giuseppe Pansini (nella foto in basso).
Grazie alla loro testimonianza e ai contenuti multimediali che hanno inviato, è stato possibile stilare un vero e proprio "diario di bordo" che ti inviatiamo a consultare.
Eccoli nella foto - con don Raffaele - i ragazzi di Azione Cattolica della Parrocchia San Bernardino che parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù 2023. Sono partiti questa mattina, portando nei loro cuori tutta la comunità parrocchiale!
Li seguiremo passo passo in questa straordinaria avventura con foto e commenti che loro ci invieranno.
💬 «Accompagnateci in questo viaggio - ci scrivono i nostri ragazzi -. È la nostra prima esperienza di GMG e siamo sicuri che ci segnerà particolarmente! Vi portiamo con noi a Lisbona, seguiteci sui social e su TV2000».
Preghiamo per loro, affinché vivano questo evento nella condivisione, nella crescita personale e nella testimonianza!
🚀 I partecipanti della Diocesi di Molfetta - Ruvo - Giovinazzo - Terlizzi alla GMG sono attualmente in traghetto verso Barcellona.
Tra di loro, anche i nostri ragazzi (in foto) che, non appena hanno avuto un po' di copertura, hanno inviato alcune foto, anche quella della Santa Messa celebrata sul traghetto.
Sono partiti ieri mattina da Molfetta, diretti a Civitavecchia: da qui proprio verso Barcellona in traghetto e, infine, verso Lisbona in pullman.
«È una grande emozione, questa prima tappa del viaggio sta andando davvero molto bene. Non siamo riusciti nemmeno a dormire, alcuni sui divani, altri per terra, ma siamo davvero entusiasti di prendere parte a questo evento - racconta Mirko -. Questa mattina, durante la Santa Messa celebrata sul traghetto, don Luigi Amendolagine ci ha rammentato che il nostro cammino verso la GMG inizia su una imbarcazione, con una tipica immagine della Chiesa».
Inoltre, proprio come indicato dalla Prima Lettura di questa domenica (1 Re 3, 5. 7-12), i ragazzi presenti sono stati invitati a scegliere sempre per il bene nella propria vita: «insomma, fare proprio come Salomone che per sè non chiese ricchezze e potere, ma solo un cuore docile, saggio, prudente e intelligente».
«Il viaggio verso questa GMG è per noi la ricerca di una perla preziosa - ha concluso Mirko -. Proprio come leggiamo nel Vangelo di oggi, ci siamo allontanati dalle nostre comodità per andare incontro al Signore».
Oggi sarà un'altra giornata di viaggio per i partecipanti alla GMG.
«Ieri sera siamo arrivati con ritardo a Barcellona, alle ore 22.30, ma abbiamo avuto modo di fermarci per una passeggiata sulla Rambla e per mangiare la paella. All'1.30 abbiamo ripreso il viaggio e, tuttora, siamo sul pullman. Adesso siamo vicino a Madrid - ci scrivono i nostri ragazzi -. Il viaggio dovrebbe concludersi nel pomeriggio con l'arrivo a Portela, presso la parrocchia "de Cristo Rei" a cui siamo stati affidati per la sistemazione» (messaggio delle ore 9:00).
Dopo l'arrivo ieri sera a Portela (quartiere di Lisbona), alle ore 19:00, presso la Igreja de Cristo Rei, oggi i partecipanti alla GMG della nostra Diocesi avranno la giornata libera, così come i nostri ragazzi.
«Buongiorno! Oggi avremo la giornata libera e ne approfitteremo per visitare la città di Lisbona. Solo stasera alle 19.00 locali (le 20:00 in Italia) parteciperemo alla messa di apertura della GMG2023, celebrata dal cardinale patriarca di Lisbona, Manuel Clemente. La celebrazione sarà possibile seguirla in diretta su TV2000».
Quindi, qual è l'appuntamento di oggi?
La Santa Messa di apertura alle ore 20:00, che sarà possibile seguire su TV2000.
📝 Della catechesi di questa mattina, tenuta da Mons. Luigi Renna, Arcivescovo metropolita di Catania, il nostro Leonardo Capurso ci propone la sintesi di alcuni passaggi salienti.
Diverse sono state le domande che sono state poste a Mons. Renna, ma vorrei sottolineare alcuni passaggi che mi hanno particolarmente colpito.
Come possiamo essere segno di unità nel mondo di oggi, lacerato dalla guerra? L'esempio da seguire è quello del Papa che ci mette il cuore e la voce, ha evidenziato Mons. Renna, e che crede nella pace e nella concordia anche quando nessuno le invoca e tutti hanno perso la speranza.
Per noi deve essere importante non solo il "saper dialogare come cristiani", seguendo lo schema del Vangelo che è quello della carità reciproca e dell'ascolto, ma anche ispirarci all'amore divino.
Sono stato particolarmente colpito quando il Vescovo ha evidenziato che nell'amore non serve essere "tutto d'un pezzo", ma piuttosto docili e spogliati di ogni abito di orgoglio. Questo cozza con la metalità diffusa oggi, soprattutto perché per amare davvero dobbiamo sentirci incompleti, sentirci fragili, cercare la persona che sappia completarci e non dobbiamo vergognarci delle nostre debolezze e della tenerezza che manifestiamo.
Bisogna seguire la chiesa di Dio o degli uomini? Le due "chiese" camminano insieme, ha evidenziato Mons. Renna, che ha sottolineato come la Chiesa sia una barca imperfetta. Pensare di salire su una barca perfetta è errato, ma noi possiamo e dobbiamo impegnarci affinché la barca continui a navigare con la nostra testimonianza.
Infine, voglio ricordare altri due passaggi.
Cosa posso fare per essere più santo? Dare valore e senso alle piccole cose, senza mai dimenticare di puntare alle cose più grandi.
La fede è un peso? La fede non è un peso, ma lo diviene quando si riduce tutta alle sole regole. Non dobbiamo mai iniziare dalle regole, ma dall'annuncio che Cristo ci ama ed è morte per noi. Dobbiamo essere testimoni del paradiso, comunicando la chiesa di Dio e degli uomini e partendo da 3 concetti basilari: Dio è padre, Gesù ti ama, Gesù cristo è vivo.
Della giornata di ieri, 1 agosto, ci sarebbe tanto da raccontare. Possiamo leggere sul sito della Diocesi di Molfetta - Ruvo - Giovinazzo - Terlizzi il resoconto di ogni giornata, oppure rivedere online la Santa Messa di apertura della GMG.
Soffermiamoci, però, sull'esperienza dei nostri ragazzi - Mirko, Leonardo, Daniele, Domenico e Giuseppe - che, ieri sera, con un messaggio vocale, hanno lasciato alla nostra comunità parrocchiale un piccolo resoconto di una giornata straordinaria.
A CASA ITALIA
«Questa mattina [primo agosto, ndr], a "Casa Italia", la struttura che ci ospita, ci siamo fermati con gli altri ragazzi molfettesi e anche di altre Regioni italiane, abbiamo giocato a calcio e abbiamo incontrato don Alberto Ravagnani - raccontano con particolare entusiasmo -. Nel pomeriggio, per puro caso, abbiamo intravisto don Luigi Ciotti e ci siamo fermati per parlare con lui del Venerabile don Tonino» (nelle immagini, una foto con don Luigi Ciotti).
«Don Luigi Ciotti ci ha ricordato l'importanza di questa esperienza e, in particolare, si è soffermato con noi sull'attualità del messaggio di don Tonino: dobbiamo conservare questa eredità, che è sì pesante, ma può essere leggera se condivisa dalla comunità».
IN GIRO PER LISBONA
«Oggi ci siamo separati dal gruppone della Diocesi. Essendo pochi abbiamo avuto modo di interfacciarci con tanti giovani italiani e anche di altre nazioni. Abbiamo fatto amicizia con 4 ragazze della Lituania a pranzo [in foto], con cui ci siamo confrontati su esperienze di vita e di pastorale parrocchiale».
LA MESSA DI APERTURA
I nostri ragazzi hanno vissuto la celebrazione in modo davvero particolare. Giuseppe ha affermato che «non ha mai partecipato a una Messa così profonda, seguita da tutti con passione e attenzione».
Domenico, invece, ha avuto i brividi quando tutti i giovani si sono inginocchiati al momento della Consacrazione, mentre Leonardo è rimasto particolarmente commosso quando tutti si sono accostati al Sacramento della Comunione (nelle immagini, alcune foto della Santa Messa).
«Durante la messa, ci siamo affiancatia un gruppo di Ferrara - racconta Mirko -. È bellissimo poter scambiare con altri ragazzi pareri, abitudini, culture, sensazioni, emozioni. È tutto bellissimo».
Alla fine della celebrazione, «si è creato un clima di famiglia, cori tra le nazioni, abbiamo fatto una foto di gruppo con persone della Polonia. E, dopo la foto, uno dei ragazzi ha fatto la proposta di matrimonio alla fidanzata».
L'OMELIA DEL CARDINALE
I nostri ragazzi sono rimasti particolarmente colpiti da un passaggio dell'omelia del Cardinale Manuel Clemente: quello sulla "fretta", proprio perché viviamo una vita segnata dalla rapidità, dall'indifferenza, dalle relazioni "mordi e fuggi".
«Quando ho detto a Papa Francesco che era proprio questo il motto della nostra Giornata Mondiale della Gioventù "Maria si alzò e andò in fretta", ha subito aggiunto che sì, con fretta, ma non con ansia. La fretta è diversa è condividere ciò che già ci porta avanti. Per questo è un’urgenza serena e non violenta».
Quali sono gli appuntamenti di oggi?
Ci saranno momenti di preghiera, un momento festa serale e un incontro di formazione.
Ieri sera anche i nostri ragazzi hanno partecipato alla Festa degli Italiani (approfondisci su TV2000), che si è svolta presso il Passeio Marítimo de Algés (Oeiras): è stato un momento di preghiera, riflessione e festa.
Quali sono i passaggi che hanno colpito maggiormente?
«Quando trovate la vostra passione, buttatevici a capofitto perché vi regalerà tante emozioni» (Cristina Chirichella. la pallavolista ha incoraggiato i giovani a non avere paura delle sconfitte).
«Non temiate di essere fragili! Ci permette di essere più veri e più forti. Chi non riconosce la propria fragilità difficilmente accoglie quella degli altri» (don Luigi Ciotti).
«La relazione è la via per conoscere se stessi e gli altri» (don Luigi Ciotti).
«Anche io ho le mie crisi, ma non bisogna smettere mai di sognare e desiderare. Mi chiedo: qual è la mia buona battaglia? La sto combattendo? È un’arte decidere ogni giorno di combatterla. Mentre c’è chi la combatte per guadagnare potere, io voglio combatterla per amare» (Gisy Buscemi, attrice, ex miss Italia).
«Il nostro protagonismo non ingrossa la squadra degli individualisti. È una via per non perdere la nostra vita» (Card. Zuppi).
Sul web vi consigliamo di rivedere gli interventi più importanti, ovvero quello di don Luigi Ciotti (leggi l'intervento su Avvenire.it) e di don Michele Falabretti, responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile.
La catechesi di questa mattina, guidata dall'Arcivescovo di Gorizia, Monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli, ha suscitato particolare interesse nei nostri ragazzi. Ecco la sintesi che ha proposto il nostro Giuseppe Pansini.
I temi principali della catechesi sono stati quello dell'amicizia sociale e della condivisione.
Anzitutto, cosa occorre per avere una condivisione autentica?
Bisogna essere almeno in due: la condivisione «è il poco di uno che viene aumentato grazie al poco dell'altro». Come ha evidenziato Mons. Redaelli, l'esempio più efficace è quello dell'acqua.
Inoltre, è necessario lasciarsi guidare dall'immaginazione ed essere come bambini.
Mons. Redaelli ha approfondito anche altre tematiche:
◾ sofferenza e fragilità: il dolore è sempre presente, non possiamo sfuggire, ma è importante affrontarlo nel modo corretto; affrontare il dolore significa saper affrontare l'esistenza e per lenirlo è importante condividerlo;
◾ inquietudine: non dobbiamo sentirci mai a nostro agio in una situazione o un luogo, bensì fuori posto; e, inoltre, essa definisce anche la nostra continua ricerca di Dio;
◾ condivisione con Dio e condivisione religiosa.
Altro argomento correlato alla condivisione è la relazione, legata alla volontà della persona, al suo sentire, alla "distanza".
Su cosa si basa la relazione con Dio? È una relazione particolare incentrata sulla nostra volontà, sulla profondità della comunione con lui, ma anche sul nostro stare bene con noi stessi.
Relazione è anche con i lontani: come attuarla? Con la preghiera, superando le barriere.
Nel pomeriggio, è stato possibile girare per Lisbona e, in questa circostanza, i nostri ragazzi hanno incontrato altri coetani con cui non solo hanno avuto modo di confrontarsi, ma anche di immortale questi momenti con alcune foto.
Ieri sera, i nostri ragazzi hanno inviato alla comunità un altro messaggio vocale, a conclusione della giornata e dopo aver partecipato alla cerimonia di accoglienza di Papa Francesco (nelle immagini, le foto di ieri).
È possibile approfondire anche sul sito della Diocesi di Molfetta - Ruvo - Giovinazzo - Terlizzi.
Grazie a quanti ci stanno seguendo da Molfetta, siete in tanti.
Sappiamo che state pregando per noi e noi lo stiamo facendo per voi.
Se dovessimo descrivere la nostra esperienza, sarebbe quasi impossibile usare parole.
Dire che è "bello", "fanstastico", "straordinario" è riduttivo: ci sono emozioni che non possiamo descrivere. Basti pensare a quanti giovani abbiamo incontrato [nelle foto, ndr], quanti scambi di opinioni e vissuti ... quanti incoraggiamenti ...
E poi la preghiera e, soprattutto, il silenzio.
Dalle foto o dai video che girano sembra che la GMG sia solo un raduno di giovani che fanno baldoria o che fanno un viaggio-vacanza.
Ma non è così.
Ci divertiamo in modo sano quanto ne abbiamo la possibilità, ma viviamo soprattutto momenti di condivisione, di formazione e catechesi, di preghiera comunitaria e personale.
Questo ti rende consapevole che il Signore, che Cristo è vivo tra noi, nei nostri cuori.
Essere qui ci dimostra come siamo attaccati alle nostre piccole comunità parrocchiali, come spesso ci perdiamo nell'evidenziare le "cose brutte" e nel giudicare l'operato degli altri, perdendo di vista il vero significato delle nostre azioni e del nostro servizio nella Chiesa.
Sono stato alla "Città dell'Allegria", dove è stato allestito un luogo riservato alle confessioni.
Per accostarsi al Sacramento della Confessione è necessario attendere anche 1 ora e mezza, ma nessuno si scompone. Anzi, si percepisce (ed è reale) un silenzio diffuso, in cui ciascuno dedica del tempo alla meditazione personale e all'esame di coscienza.
Capiamo, allora, che se volessimo spiegare chi o cosa è il Signore, dovremmo vivere esperienze come questa, o esperienza di servizio alla Chiesa.
Quali sono gli appuntamenti di oggi?
ore 9.00: Catechesi (“Rise up”);
ore 18.00: Via Crucis con il Papa nella “Colina do Encontro”. A seguire, Festival della Gioventù in diversi punti di Lisbona.
Senza dubbio, le parole di Papa Francesco, nella veglia ai giovani al parco Tejo di Lisbona, hanno compendiato le giornate precedenti di formazione e catechesi.
«Nella vita nulla è gratis. Tutto si paga. Solo una cosa è gratis: l'amore di Gesù. Allora con l'amore di Gesù e con la voglia di camminare, camminiamo nella speranza. Riscopriamo le nostre radici e andiamo avanti senza paura. Non abbiate paura».
Un discorso fatto a braccio, senza leggere il testo preparato, quello del pontefice nella veglia della Giornata mondiale della gioventù davanti a circa un milione e 500mila persone.
Dopo la tappa a Fatima, i giovani con bandiere di tutto il mondo lo hanno accolto come una rockstar.
«Gli alpini che amano salire sulle montagne dicono in un canto che ciò che importa non è cadere ma non rimanere a terra. È una cosa bella - ha commentato -. Chi rimane a terra è andato in pensione da questa vita, ha chiuso la speranza, le illusioni. Quando vediamo qualche amico nostro che è caduto, dobbiamo aiutare a rialzarlo».
«L'unica volta che possiamo guardare una persona dall'alto verso il basso è quando lo aiutiamo a rialzarsi» è stato il monito di papa Francesco.
«Giovani, Gesù vi dice: non temete», con questa esortazione, più volte ripetuta in spagnolo, Papa Francesco ha concluso l'omelia della messa finale della 37esima Giornata Mondiale Della Gioventù.
«È bello - ha detto con le parole di Pietro - quanto abbiamo sperimentato con Gesù, ciò che abbiamo vissuto insieme e come abbiamo pregato con tanta gioia nel cuore». Ma occorre chiedersi, ha aggiunto, «cosa portiamo con noi ritornando nella valle della vita quotidiana». E la risposta l'ha condensata in tre verbi: brillare, ascoltare e non temere.
Il gruppo diocesano - e, dunque, anche i nostri ragazzi - ieri sera ha iniziato il suo viaggio di ritorno in Italia.
Oggi hanno sostato circa 11 ore a Lourdes e, alla Grotta delle apparizioni, hanno recitato il Rosario che in Italia è stato trasmesso in diretta alle ore 18:00 su TV2000.
«Vi abbiamo portati con noi e sentivamo di non essere soli in questa esperienza - scrive Mirko -. Oggi abbiamo concluso con un pellegrinaggio alla grotta di Lourdes. In tanti ci avete richiesto delle preghiere in questo luogo: vi assicuriamo di aver pregato per la nostra comunità, il nostro gruppo giovani e per tutte le vostre intenzioni. Grazie per il vostro supporto».
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report a cura dei ragazzi della Parrocchia che hanno partecipato alla GMG