Il 29 e 30 aprile i Giovani di AC della Parrocchia hanno trascorso un weekend spirituale presso il Monastero di Bose nella sede di Ostuni. Questa esperienza è nata da una intuizione del nostro diacono e amico don Francesco de Leo, che ha suggerito questo weekend sulla base del percorso di quest’anno incentrato sui temi di comunicazione e fraternità.

Il Monastero di Bose nasce come comunità ecumenica dove ortodossi, cattolici e protestanti cercano Dio nell’obbedienza alla Parola, nella comunione fraterna e nel celibato. Vivono pregando e lavorando, in ossequio agli insegnamenti dei Padri del deserto. L’unica fonte di sostentamento è il lavoro manuale che consiste nella cura della terra e dell’orto, con la produzione di manufatti artigianali e religiosi, nella scrittura di libri e pubblicazioni e, soprattutto, di ottime confetture.

In questo luogo straordinario, abbiamo incontrato tre frati, Nolberto, Davide e Antonio. Abbiamo condiviso con loro i momenti di preghiera, di convivialità, di dialogo e anche di silenzio. Si è creata una grande sintonia sin da subito, ma ciò che abbiamo percepito da loro non è stato solo il loro essere fraternità, ma quanto sia fondante e fondamentale la parola di Dio.

Questa è il fulcro della sana comunicazione: comunica qualcosa a me qui ed ora, senza manipolarmi, e mi rende libero, mi pone degli interrogativi. Inoltre, con i tre fratelli, abbiamo ricordato il paradosso della tomba vuota: è un paradosso che mette in movimento i discepoli. In realtà, sono i nostri vuoti a metterci in movimento verso la Sua sequela.

a cura di Anna Maria Caputi
Responsabile Giovani di Azione Cattolica