Durante la Santa Messa di questa sera, 9 settembre, la comunità parrocchiale di San Bernardino ha salutato il diacono don Francesco de Leo.
Inviato qui nell’ottobre del 2021, con la nostra comunità ha percorso un tratto di strada, quello verso il diaconato: adesso, sarà al servizio della comunità di sant’Achille che lo accompagnerà verso la consacrazione sacerdotale. Anche se mai mancherà il sostegno materiale e spirituale della comunità di San Bernardino.
Di seguito, il discorso con cui la comunità parrocchiale, nella persona del vicepresidente del Consiglio Pastorale, Marcello la Forgia, ha salutato don Francesco.
Don Francesco, oggi, la “storia”, sembra spingerci a mettere un punto alla nostra storia, quella che ha incrociato il tuo cammino con quello di questa comunità. Certo, purtroppo mettiamo un punto: non un punto fermo, ma per “andare a capo”.
Andiamo a capo per continuare a scrivere insieme la storia della Chiesa, con la gioia che nasce dal Vangelo, anche se lontani nel corpo, perché siamo membra vive di Cristo. Andiamo a capo, per cancellare subito la tristezza di questo dividerci. Perché la tristezza e i sentimenti affini non nascono da Dio.
In questi due anni, hai assaporato il gusto della comunità, con le sue tinte unite, belle, eleganti, luminose, ma anche con quei chiaroscuri che costellano la vita di ogni giorno.
In questo cammino, ti diciamo “grazie” per aver accompagnato, in modo particolare, i nostri giovani e i nostri ministranti per i quali non solo hai pregato molto, ma ti sei speso affinché rafforzassero il loro senso di appartenenza non solo alla Chiesa, ma alla nostra parrocchia. Che, ricordiamolo, è anche tua.
“Grazie” da ciascuno di noi per i tuoi sguardi, le tue parole, i tuoi consigli, le tue pacche sulle spalle, il tuo “come stai”, “stai bene”, “mi raccomando”.
“Grazie” per essere stato esempio di umiltà e di completo affidamento alla volontà di Dio.
Ringraziamo lo Spirito Santo per averti condotto da noi e ti affidiamo alle cure amorevoli della nostra Vergine Maria Immacolata
Per tutto ciò che hai fatto, qui, tra noi, con passione evangelica, questo è l’augurio che vogliamo farti.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l’anno di grazia del Signore».
È un passo del Vangelo di Luca, con cui già guardiamo al tuo ministero sacerdotale e che, dunque, non ha bisogno di ulteriori spiegazioni.
Don Francesco, in questo abbraccio, c’è l’abbraccio di tutta la nostra comunità.
GRAZIE, ti vogliamo bene!