Carissimi Fedeli, approfitto del mensile di informazione parrocchiale “ComUnione” per rendermi presente a tutti voi per le festività natalizie. Attraverso il nostro giornale, desidero entrare nelle vostre case, luogo più idoneo dove la famiglia, soprattutto in questi giorni, si riunisce nella gioia e nella serenità per rivivere la gioia della nascita di Gesù e avvertire il calore del nucleo familiare che si ritrova insieme.
Cerco di immaginare, la sera della vigilia, il più piccolo della famiglia che, con in mano il Bambinello, tra canti e accensione delle candeline, lo depone nel presepe, ben allestito di luci e statuine che si dirigono verso la grotta della nascita di Gesù. È la festa della luce. È la festa della gioia di tutti perché nasce, in mezzo a noi, il Salvatore del mondo: Cristo Gesù.
Il Signore Gesù nasce nei presepi preparati come opere d’arte. Nasce sotto l’albero ben addobbato e illuminato, circondato da tanti doni. Nasce nelle vetrine dei negozi con luci variopinte. Nasce per le strade del nostro quartiere. Nasce nelle case dove c’è sofferenza, solitudine e dolore. Nasce nelle terre dilaniate dalla guerra e dalla fame. Nasce nell’innocenza dei bambini. Gesù nasce ovunque!
Molto spesso, Gesù non trova un posto caldo e accogliente dove poter alloggiare e fermarsi per condividere con noi la nostra storia personale. Il cuore di ciascuno di noi diventa, infatti, il posto ideale per far nascere il Salvatore e ascoltare non solo i primi vagiti di un neonato, ma la sua Parola e gli insegnamenti che ci ha trasmesso. Cuori che sanno palpitare di amore, di fede, di speranza, di condivisione, di armonia e di pace.
È il Natale di Gesù. È il messaggio che Gesù propone ogni anno a tutta l’umanità. Ma quanta considerazione diamo alla sua nascita e al suo messaggio? Poniamoci in silenzio dinanzi alla grotta di Betlemme e facciamo parlare Gesù al nostro cuore e, certamente, si apriranno spiragli di luce e di speranza per la nostra vita e per il nostro futuro.
Il Natale di quest’anno apre un anno di grazia, il Giubileo della Speranza e il desiderio di Papa Francesco è che questo Anno Santo «possa essere momento d’incontro vivo e personale con il Signore Gesù e che possa essere per tutti occasione di rianimare la Speranza». “La speranza non delude” si intitola la Bolla di indizione dell’Anno Santo che, a conclusione, esorta a «lasciarci fin d’ora attrarre dalla speranza e permettiamo che attraverso di noi diventi contagiosa per quanti la desiderano». È l’augurio che rivolgo a tutta la comunità parrocchiale, alle famiglie, ai giovani, ai piccoli e, soprattutto, a coloro che hanno perso la speranza affinché con la nascita di Gesù possano riacquistare la fiducia e la gioia di testimoniare con la fede l’amore del Signore.
Tanti Auguri!
a cura di don Raffaele Tatulli
Parroco