Il valore del tempo per dare “valore” alle relazioni

parrocchia san bernardino molfetta - stili di vita valore significato tempo dono amore relazioneQuesta volta, la Rubrica “Stili di Vita alla luce del Vangelo” si sofferma sul valore del tempo e, in particolare, su quanto sia importante uscire da sé, dunque dal proprio spazio confinato.

Conoscere il valore del tempo è utile per allinearci con obiettivi e sogni. Comprenderlo vuol dire essere centrati e seguire il qui ed ora. Ci permette di valorizzare le relazioni con il nostro Io, con Dio e con il prossimo.

L’amore vero è un uscire da se stessi, è un darsi. L’amore porta con sé la gioia, ma è una gioia con le radici a forma di croce. Questo implica un sacrificio, ma è un dolore che si gusta, che è amabile, che è fonte di intimo gaudio, perché si tratta di vincere il proprio egoismo e di prendere l’Amore come regola di tutte e singole le nostre azioni.

 

Dare tempo

Rileggiamo un passaggio del “De brevitate vitae” di Seneca, che ci permettere poi di fare una piccola riflessione proprio sul tempo, sul suo valore e sull’uso che ne facciamo.

«Vivete come se doveste vivere per sempre, mai vi viene in mente la vostra caducità, non prestate attenzione a quanto tempo e già trascorso. Lo disperdete come provenisse da una fonte rigogliosa e inesauribile, benché nel frattempo proprio il giorno che e da voi donato a qualche uomo o attività sia forse l’ultimo. Ogni cosa temete come mortali, ogni cosa desiderate come immortali».

Il tempo è tante cose e la sua percezione cambia spesso, in relazione a ciò che si sta vivendo. Rallenta e accelera, apparentemente contrario ai nostri desideri. Proviamo a rispondere a queste domande.

Quando chiamiamo “dono” il tempo che ci è dato?

Cosa cambia nei pensieri e nelle scelte concrete, quando ci sentiamo custodi e responsabili del “nostro” tempo?

E quando il tempo non è più “nostro”, ma “per l’altro”?

 

Uscire di sè

«L’unica ossessione che vogliono tutti: “l’amore”. Cosa crede, la gente, che basti innamorarsi per sentirsi completi? La platonica unione delle anime? Io la penso diversamente. Io credo che tu sia completo prima di cominciare. E l’amore ti spezza. Tu sei intero, e poi ti apri in due». Questo estratto dal libro “L’animale morente” di Philip Roth ci consente di apprezzare un aspetto dell’amore, quello di uscire da sé.

L’amore spezza. II cristianesimo lo annuncia da duemila anni: l’amore, quello vero, quello per sempre, e quello che spezza il pane, che si offre tutto, che non fa contabilità. Un amore così assoluto e sempre affascinante da guardare, meglio se da lontano.

Quanto influisce l’idea che abbiamo dell’amore nelle nostre scelte? L’abbiamo mai messa alla prova questa idea? Oppure sui sentimenti non si ragiona, si vivono e basta?

L’amore “apre in due” come si apre un uovo che dischiude alla vita un pulcino. Che effetto ti fa una frase del genere?  Ti spaventa o ti lascia indifferente?

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