Sarà la Confraternita dell’Addolorata e di San Domenico di Taranto l’ospite che la Confraternita dell’Immacolata di Molfetta e la comunità della Parrocchia San Bernardino accoglieranno domani sera per la settima stella (rosario alle ore 19, celebrazione eucaristica alle ore 19.30). Tema centrale di questo sabato “Maria Immacolata è la Madre”, la madre di misericordia.
In una delle preghiere mariane più care al popolo cristiano, la «Salve Regina», Maria è invocata come “Madre di misericordia”: in esso, scrive Giovanni Paolo II nella “Dives in misericordia”, «c’è un profondo significato teologico, poiché [esso esprime] la particolare preparazione della sua anima, di tutta la sua personalità, nel saper vedere, attraverso i complessi avvenimenti di Israele prima, e di ogni uomo e dell’umanità intera poi, quella misericordia di cui “di generazione in generazione” si diviene partecipi secondo l’eterno disegno della Ss. Trinità».
Maria è “Madre di misericordia” perché ha avuto la comprensione più profonda di quell’abisso di misericordia che è il cuore di Dio, avendone avuto e vissuto un’esperienza unica ed irripetibile. “Madre di misericordia” perché nessuno al pari di Lei ha accolto nella sua mente e nel suo cuore il mistero della misericordia di Dio verso la sua miseria e verso la miseria di ogni uomo. Maria ha vissuto in sé il mistero della morte e risurrezione di Cristo ed è stata penetrata fino alla radice del suo essere dalla rivelazione della misericordia del Padre. «Soffrendo profondamente col suo unigenito e associandosi con animo materno al sacrificio di lui, amorosamente consenziente all’immolazione della vittima da lei generata» (“Lumen gentium”), Maria ha capito fino a quale limite si spingeva la misericordia del Padre nel donare il suo Figlio. Insomma, “Madre di misericordia”, perché della misericordia di Dio ella ha fatto un’esperienza unica.