Madonna dei Martiri 2024: la Novena in Parrocchia

parrocchia san bernardino molfetta - novena madonna dei martiri 2024 inizioDa venerdì 30 agosto e fino a sabato 7 settembre la comunità parrocchiale di San Bernardino sarà coralmente impegnata nella recita della Novena in onore della Madonna dei Martiri.

La Novena sarà recitata subito dopo il Rosario, secondo i seguenti orari:

 

ore 18: 30 – Rosario

ore 19:00 – Santa Messa e novena


È auspicabile che tutti siano presenti ogni giorno alla Santa Messa e alla Novena della Madonna dei Martiri, eccezion fatta per impegni familiari, salute e lavoro.

 

Il giorno della Festa Patronale, domenica 8 settembre, la comunità parrocchiale si ritroverà alle ore 6:00 nella Basilica della Madonna dei Martiri per partecipare alla Santa Messa.
Durante la mattinata, invece, essendo anche domenica, la Santa Messa sarà comunque celebrata in Parrocchia alle ore 9:00 e 10:30. La Santa Messa vespertina (ore 19:00) è naturalmente sospesa.

 

La festa: nota storica (tratta dal sito basilicamadonnadeimartiri.org)

Sul finire del 1100 giunse a Molfetta l’Icona della Vergine della Tenerezza. L’icona (m.1 x cm.66) è dipinta su legno di cedro e rappresenta la Vergine che regge sul braccio sinistro il Bambino che bacia la Madre, mentre con il braccio destro indica colui che è il Redentore. Al titolo di Vergine della Tenerezza fu sostituito quello di Vergine dei Martiri per onorare i crociati e i pellegrini che riposavano nella Carnaia (luogo di sepoltura). Nel corso dei secoli l’Icona è stata sottoposta a diversi restauri il primo dei quali risale al 1513, voluto dal Vescovo Alessio Celidonio, come dimostrano le due placche d’argento poste agli angoli inferiori dell’Icona.

L’11 Maggio, viene solennemente portata in processione in ricordo del terremoto del 1560, che scosse terribilmente la Città lasciandola illesa da danni. Il popolo da quel giorno fece voto di celebrare ogni anno, alla data suddetta, una Messa. Questa ricorrenza va sotto il nome di “Medonne du Tremelizze” (Madonna del Terremoto). Lo storico Francesco Lombardi, scrive che l’anno successivo a quello del terremoto, nel 1561, ancora una volta Molfetta fu salva per intercessione della Madonna dei Martiri, perché ci fu una forte alluvione. Tra i miracoli individuali più frequentemente concessi dalla Madonna dei Martiri vanno annoverate guarigioni di storpi, ciechi, muti, piagati, di partorienti in pericolo di vita, liberazioni di prigionieri condannati ingiustamente.

La devozione verso la Madonna dei Martiri, nel corso dei secoli, è cresciuta a tal punto che, con Bolla Pontificia del 3 giugno 1951, Papa Pio XII dichiara la Madonna dei Martiri compatrona della Città e della diocesi di Molfetta. Per la circostanza l’Icona venne portata nella Cattedrale e dopo un periodo di preparazione spirituale e culturale, il 1 luglio venne solennemente incoronata dal Capitolo vaticano rappresentato dal cardinale Federico Tedeschini. Nel 1957 la Civica Amministrazione fece costruire sulla strada statale n.16 per Bisceglie, un’edicola votiva che ricorda la scossa tellurica del 1560.

In questa piccola edicola si può ammirare un dipinto della Madonna con a destra S. Nicola e a sinistra S. Corrado. Nel corso dei secoli è rimasta immutata la devozione verso la Medonne du Tremelizze e per l’occasione l’icona viene portata, nei giorni precedenti l’11 maggio, in una parrocchia della città di Molfetta.

Nel 1840 un certo Mauro Oronzo Valente scioglie un voto fatto alla Madonna dei Martiri e commissiona a Giuseppe Verzella, noto scultore napoletano, una statua della Madonna. È probabile, come si racconta, che il Valente abbia commissionato la statua in segno di ringraziamento alla Vergine per lo scampato pericolo dall’epidemia di colera che negli anni 1836-1837 colpì il Regno delle Due Sicilie e che a Molfetta provocò parecchi morti. Nulla però fa ritenere che si tratti di un ex voto per grazia ricevuta, circostanza che, se reale, sarebbe stata chiaramente esplicitata come vuole la tradizione. Il Verzella realizza così, partendo dall’icona, la statua della Madonna a grandezza naturale (m.1,34) con due angeli che sorreggono un manto di stoffa, simbolo della divina regalità della Madre e del Figlio. La statua, il 30 Agosto 1840, fu benedetta in Cattedrale dal Vescovo Giovanni Costantini e portata in processione fino alla chiesa di S. Domenico; lì fu affidata ai frati minori che, insieme al popolo, la condussero in processione solenne fino al Santuario.

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