Il numero di maggio del giornale parrocchiale ComUnione è essenzialmente dedicato alla pastorale della comunicazione. Infatti, il primo piano è dedicato ai 10 anni di servizio pastorale dell’Equipe parrocchiale delle Comunicazioni Sociali: il mese di maggio è l’occasione propizia per ricordare questo evento, celebrandosi anche il 12 maggio la 58° Giornata delle Comunicazioni Sociali. È il Responsabile dell’Equipe a tracciare un sunto di questa decade e a delineare alcune prospettive per il rinnovamento dell’azione pastorale anche a livello diocesano.
Sinodo, il “missionario digitale”
In linea il primo piano, la Rubrica Sinodale affronta una tematica legata sempre alle comunicazioni, ovvero la figura del “missionario digitale”, qualificata e delineata proprio delle direttive del Sinodo della Chiesa italiana. Questa volta, però, piuttosto che riprendere e analizzare alcuni passaggi dal libro “Prendersi cura del cammino sinodale”, l’autore commenta una delle lezioni del Terzo Corso Intercontinentale Online “Verso una Chiesa costituzionalmente sinodale”, cui la nostra Parrocchia ha aderito con il suo rappresentante sinodale in Diocesi.
«Dobbiamo digitalizzare la pastorale o fare una pastorale digitale? È importante che l’attività della Chiesa sia online per raggiungere più persone in ogni momento e ne abbiamo avuto conferma durante la pandemia con rosari comunitari, preghiere, catechesi, messe, conferenze, ecc., ma digitalizzare la pastorale non è sufficiente per evangelizzare la nuova cultura. Bisogna avere un passo nuovo e creativo nella pastorale digitale – scrive Marcello la Forgia, rappresentante sinodale parrocchiale e Responsabile delle Comunicazioni parrocchiali -. Dobbiamo pensare la pastorale in chiave digitale: ciò implica non solo utilizzate gli strumenti che tutti usiamo, ma pensare la pastorale con il linguaggio, il tempo, la dinamica, i segni, la narrativa della cultura contemporanea. Anche se a volte sembra che il messaggio sia banalizzato, se non viene trasmesso con il linguaggio del destinatario, si perde perché non si comprende».
Rinnovo del Consiglio Pastorale
A conclusione dell’anno pastorale, nell’ultimo weekend di maggio, la comunità parrocchiale rinnoverà il proprio Consiglio Pastorale. Ecco sarà composto non solo dal Parroco, dal Vicario Parrocchiale e dai Responsabili di gruppi/associazioni parrocchiali, ma anche da 6 membri eletti e 3 scelti dal parroco stesso.
Pertanto, proprio nel numero di maggio è dedicato un ampio spazio alle finalità e agli impegni del Consiglio Pastorale nella programmazione e nel discernimento per la pastorale parrocchiale.
Inoltre sono anche fornite indicazioni per lo svolgimento delle votazioni e per la presentazione delle candidature.
Cenacoli mariani
Dopo lo stop forzato dal 2020 al 2022 per la presenza ingombrante della pandemia da Covid, dopo essersi riorganizzati, da questo maggio riprendono i Cenacoli mariani, tra le modalità di evangelizzazione più apprezzate dai nostri parrocchiani e dai fedeli.
Organizzati, nel contesto della tradizionale “Peregrinatio Mariae”, da un gruppo di parrocchiani volontari in collaborazione con la Confraternita e l’Associazione Femminile dell’Immacolata Concezione, si snoderanno quest’anno in sole 4 famiglie del territorio parrocchiale, portando la consueta icona della Madonna Immacolata.
Nei Cenacoli si è tutti chiamati a fare esperienza di autentica fraternità. Non è forse questa una delle più belle esperienze che si fa sempre in ogni Cenacolo? Quanto più si prega e si lascia spazio all'azione della Madonna, tanto più si sente di crescere anche nell'amore fraterno.
Stili di vita
In questo settimo appuntamento della Rubrica “Stili di Vita alla luce del Vangelo” - tratta delle Catechesi “Rise UP” della GMG 2023 – riaccendiamo l’attenzione sulla cura dell’interiorità e, in particolare, su quanto sia importante accostarsi con regolarità al Sacramento della Riconciliazione.
Per il cristiano è centrale coltivare un rapporto intimo e intenso con Gesù Cristo, sempre teso a riorientare la propria esistenza alla luce del Vangelo. Questa prospettiva ci induce a vivere in pienezza il proprio “qui ed ora” nel cammino spirituale della nostra comunità parrocchiale.
Coltivare la vita interiore significa essere capaci di fare silenzio dentro di noi, per leggere le diverse situazioni alla luce della fede, per riuscire a interrogarci sul senso di quanto accade in noi e intorno a noi, così da essere in grado di scegliere e agire consapevolmente, mossi non da impulsi estemporanei, ma da motivazioni profonde.
Il giornale può essere ritirato in Parrocchia oppure scaricato in pdf cliccando sul seguente tasto: