È il quinto Mistero Glorioso del Rosario: «Infine, l’immacolata Vergine, preservata immune da ogni macchia di colpa originale, finito il corso della sua vita terrena, fu assunta alla celeste gloria col suo corpo e con la sua anima, e dal Signore esaltata come la Regina dell’universo, perché fosse più pienamente conformata al Figlio suo, il Signore dei dominanti, il vincitore del peccato e della morte» (CCC, 966). Sarà anche il tema della meditazione della X Stella di domani sera alla Parrocchia san Bernardino di Molfetta (rosario ore 18.30, messa ore 19.00), cui parteciperanno l’UNITALSI e l’Associazione Cuore Immacolato di Maria.
La regalità di Maria è soprannaturale per carattere, perché la Madonna è la prima e la più alta delle creature di Dio nell’ordine della grazia. Ha ricevuto un numero di grazie incomparabilmente maggiore degli angeli. E le grazie ricevute dagli angeli sono subordinate alle grazie ricevute dalla Madonna. È anche la prima di tutte le donne. Questo basterebbe da solo a conferirle di diritto il titolo di regina: la regalità è una situazione “de jure” da cui scaturisce una situazione “de facto”. Inoltre, Maria è la prima fra le creature perché è la Madre di Dio. Nessuna creatura ha avuto o potrà avere un’unione con la Santissima Trinità profonda come la sua. È la figlia prediletta del Padre Eterno, la madre ammirevole della Parola Incarnata, la sposa fedelissima dello Spirito Santo. È regina perché Dio ha posto il governo di tutte le cose nelle sue mani. Dio ha scelto di non compiere alcunché di soprannaturale sulla Terra senza passare dalla Madonna. Tutte le preghiere che salgono dalla Terra verso il Cielo passano attraverso la Madonna: e tutte le grazie che scendono dal Cielo sulla Terra fanno lo stesso.
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