«Il mio stato d’animo è di confusione e di emozione perché, è vero che noi Vescovi siamo al servizio della Chiesa e del Signore, ma dobbiamo essere pronti a dare sempre la nostra disponibilità. Anche quando non ci sentiamo preparati, siamo chiamati e dobbiamo prendere il volo». Queste le prime parole di Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo eletto per la Diocesi di Molfetta – Ruvo – Giovinazzo – Terlizzi, durante l’intervista all’emittente Canale 2.
Con molta calma e pacatezza, spiega anche quali saranno le basi del suo nuovo ministero episcopale. «Prima di agire, bisogna pensare e conoscere, mettersi in atteggiamento di ascolto. Io farò l’ingresso, fra poco più di un mese, il 20 febbraio nella Cattedrale di Molfetta – spiega Mons. Cornacchia -. La mia prima azione sarà quella di captare e leggere i segni dei tempi, gli stati d’animo dei fedeli, ma soprattutto dei miei primi collaboratori, ovvero dei sacerdoti, di dare precedenza alle priorità, di conoscere le necessità della chiesa locale».
«Non vedo l’ora di iniziare. Dire Molfetta vuole dire essere il successore di don Tonino Bello, grande pastore e Servo di Dio, e poi Molfetta è la sede del Seminario Regionale per la Chiesa di Puglia». La nostra Diocesi attende con giubilo l’arrivo di Mons. Cornacchia che, a conclusione dell’intervista, chiede agli ascoltatori e, dunque ai fedeli, di pregare per lui.
Ancora nessun commento