Carissimi, è da poco terminata la Veglia pasquale e le campane delle chiese della nostra Città hanno proclamato la Resurrezione del Signore, facendo eco alle parole dell’angelo pronunciate alle donne che si recarono al sepolcro: «È risorto dai morti» (Mt 28,7).

Forse, in questo tempo, la paura, la stanchezza, la solitudine, la malattia, le difficoltà economiche e l’incertezza per il futuro ci gettano nell’impossibilità di pensare con serenità al presente e di formulare progetti a lungo termine. Tutti ci chiediamo: “Quando finirà la pandemia? Quando non sentiremo più quello straziante ‘bollettino di guerra’ che ci informa sui contagi e sui morti? Quando il Signore ascolterà le nostre preghiere?”.

Quest’anno stiamo vivendo una Pasqua insolita. Le liturgie della Settimana Santa si sono svolte senza fedeli, le processioni sono state soppresse e le tradizioni limitate.
Eppure, anche oggi l’angelo del Signore ripete a tutta l’umanità che il Crocifisso non solo è risorto nel passato, ma è con noi sempre e ci accompagna con la sua presenza salvifica, capace di donarci la forza di non cedere alla tentazione dello scoraggiamento.

Per sperimentare tale dinamismo vitale, occorre gustare, nella fede, la fragranza del profumo delle sue piaghe gloriose, sentendone l’intensità nella Parola, nell’Eucarestia, nei Sacramenti, nelle opere di misericordia, nella carne dei poveri e dei malati e di coloro che ci mettono la faccia e il cuore, e alcune volte perdono la salute e la vita nello svolgimento delle proprie responsabilità in tutti i settori della vita sociale.

Pertanto Grazie a te che sei buon profumo del Risorto quando preghi, soffri, speri e ami, anche se è difficile.

Ti accompagno con la mia preghiera e il mio affetto!
Non facciamoci rubare la luminosità dello sguardo: esso è riflesso della luce che sfolgora da quel sepolcro che ha cambiato la storia del mondo.
Buona Pasqua di Resurrezione!

di don Pasquale Rubini (parroco)