Dopo la festa patronale della Madonna dei Martiri e l’inizio dell’anno scolastico si avverte l’esigenza di continuare il cammino di sequela sulle orme del Maestro con rinnovata forza e grande entusiasmo. Certamente l’estate appena trascorsa ha segnato la vita della Diocesi e di ciascuno con la sofferenza della perdita del nostro Padre e Pastore, il Vescovo Mons. Luigi Martella e, poi, nei primi giorni di ottobre, del caro don Mimmo Amato, Amministratore diocesano. Questi eventi hanno lasciato tutti senza parole, hanno riempito il cuore di un profondo vuoto, hanno fatto sgorgare dagli occhi lacrime di amore per due persone veramente speciali, dono di Dio alla nostra Chiesa diocesana.
Sicuramente sostenuti dalla loro preghiera e dalla loro generosa testimonianza questo anno pastorale sarà caratterizzato dal coraggio di camminare insieme come Diocesi e dalla speranza che il Signore è con noi e che quanto prima ci donerà un Pastore secondo il suo cuore, augurando a don Ignazio de Gioia, nuovo Amministratore diocesano un buon lavoro a servi-zio della Chiesa. Un anno particolare, dunque! Anche per gli eventi che già lo stanno caratterizzando che hanno la finalità di affrontare questioni “scottanti” per da-re risposte veramente evangeliche come quelle sulla famiglia, sull’uomo e sulla misericordia.
Già nella XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (4-25 ottobre 2015), «La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo», è emersa, in modo molto vivace, la bellezza e la complessità della famiglia. Dal 9 al 13 novembre, invece, si svolgerà a Firenze il V Convegno ecclesiale nazionale, «In Gesù Cristo il nuovo umanesimo», per ridire l’annuncio del Vangelo all’uomo, per l’uomo e con l’uomo, e poi dall’8 dicembre inizierà il Giubileo Straordinario della Misericordia, «Misericordiosi come il Padre» (8 dicembre 2015 – 20 novembre 2016) voluto da Papa Francesco per mostrare al mondo il volto pater-no e materno di Dio e della sua Chiesa.
La famiglia dei figli di Dio è chiamata pertanto ad uscire, per annunciare il Vangelo, abitando il tempo e lo spazio dell’uomo contemporaneo, per educare alla scuola del Vangelo, con la certezza che questa nostra storia già da ora è trasfigurata dalla Vita nuova di Cristo.
Tutto questo nasce dalla carità che forma, informa e performa la Chiesa per cui, anche nella nostra Comunità, le molteplici attività pastorali, gli incontri di catechesi e di formazione, la premura verso gli adolescenti e i giovani, l’attenzione ai poveri e ai sofferenti, il coinvolgimento delle famiglie, i cenacoli nel quartiere, la celebrazione dei sacramenti, i momenti di preghiera comunitaria e personale devono incarnare le opere di misericordia per continuare nella nostra Parrocchia la missione di Gesù, nella consapevolezza che come diceva San Giovanni della Croce: «Alla sera della vita, saremo giudicati sull’amore».
di don Pasquale Rubini, parroco