«La gioia dell’amore che si vive nelle famiglie è anche il giubilo della Chiesa». Rubiamo questa affermazione da Papa Francesco, scritta di suo pugno nell’Esortazione Apostolica Amoris Laetitia, poiché esattamente questo ha rappresentato il Percorso prematrimoniale di quest’anno, conclusosi lo scorso 11 marzo, durante la Santa Messa del ritiro quaresimale parrocchiale (foto).
Ogni anno passato con questi meravigliosi ragazzi permette di innamorarsi sempre più della vita. E sempre più del matrimonio cristiano. Ed ogni anno si rilegge la propria vita matrimoniale provando a renderla sempre più “dal sapore cristiano”.
Affrontare temi forti come la fedeltà coniugale contro gli inganni di questo nostro tempo, la necessità del dialogo costante fra fidanzati durante il prezioso cammino del fidanzamento, la preghiera nella coppia fatta insieme, senza imbarazzo, sono le armi di difesa che abbiamo contro il sistema del “così si fà” e del “così va il mondo”.
Questa è la grande sfida che oggi deve superare la famiglia cristiana, molto spesso lasciata sola ad affrontare quelle difficoltà che a volte, con profondo dolore, riescono a incrinare anche i rapporti più lunghi e profondi.
Il buio del nostro tempo è la solitudine, l’isolamento, il silenzio in seno alla famiglia. Lo ribadiva e sottolineava anche il caro indimenticato Vescovo Mons. Luigi Martella in uno dei tanti incontri al Consultorio Diocesano con le famiglie. Da questa consapevolezza è partito e si è svolto il nuovo corso prematrimoniale, animato da grande entusiasmo e dal profondo amore, che invadeva questi ragazzi a dir poco meravigliosi. Si è posto l’accento su una certezza, ossia che essi siano dono di Dio per la Chiesa, dono l’una per l’altra, scelti da Dio stesso alla vocazione per la famiglia e al sacramento, sin dalla loro nascita. Un impegno forte. Un impegno grande.
Siamo “ulivi” al vento, che resistono solo se le radici sono salde e forti, e la forza può venire solo dal dialogo sincero, dalla conoscenza di sè e dell’altro, che deve realizzarsi prima, assolutamente, prima, di compiere il serio passo del matrimonio, altrimenti sarebbe più saggio non farlo.
Quali armi ci aiutano? In questo mondo fatto di velocità di informazione, rapidità, valori vuoti di ogni significato, e dalla precarietà di ogni progetto, chi ci aiuta? La risposta se la sono dati da soli quei cari ragazzi e la donano a noi: la preghiera, l’amore vicendevole e il rispetto sincero, ma veramente sincero!
Ringrazio personalmente questi meravigliosi ragazzi e don Pasquale. Riceviamo così tanto da loro, dal loro esempio, dalle loro storie, dal loro affetto che è impossibile non rinnovarsi nel cuore. Ci auguriamo che il Signore inondi questi ragazzi di ogni benedizione e che si possano amare per sempre.
di Gianluigi la Forgia e Sara Panunzio, Animatori del Percorso prematrimoniale