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Il periodo immediatamente successivo alla fine del lockdown e di riapertura delle attività, è stato caratterizzato dalla voglia di riallacciare i rapporti e quelle relazioni che si erano interrotte per la pandemia. Da marzo a maggio i gruppi e le persone hanno mantenuto i contatti virtuali, ma la presenza fisica, il vedersi negli occhi è tanto mancato.
È stato un nuovo inizio e, come tale, i giovanissimi si sono voluti subito rendere protagonisti per tornare a vivere gli ambienti parrocchiali. Nel loro primo incontro “dal vivo” hanno provato a studiare dei metodi per tornare a vedersi e trascorrere del tempo insieme in comunità. La loro iniziativa è ricaduta nell’organizzazione di alcuni tornei che hanno formato le prime “Olimpiadi di San Bernardino”.
Non è stato semplice individuare gli sport che avrebbero fatto parte della lista dei tornei. Tante sono state le valutazioni che hanno portato a scegliere sport “senza contatto” – scopone, burraco, tennis-tavolo, scacchi, Fifa20 – che hanno garantito il rispetto di tutte le norme vigenti in materia di prevenzione del contagio da Covid-19 ancora in essere.
Tale iniziativa è stata estesa a tutta la comunità parrocchiale, non solo ai giovanissimi, e ha riscontrato larga partecipazione. Ha visto interagire nuovamente gli adulti con i ragazzi, i ragazzi con i propri coetanei e con i giovani. Le olimpiadi hanno avuto una durata di tre settimane e sono state concluse con una grande serata di premiazioni che ha visto la partecipazione di tutti gli atleti.
La voglia di ripartire è troppo grande, ma è necessario essere sempre prudenti. È ciò che è stato fatto e che si continua a fare. I nostri giovanissimi sono stati l’esempio di come le nuove generazioni siano capaci di rimboccarsi le maniche e rendersi partecipi attivi della vita della comunità, non solo in ambito ricreativo ma anche di servizio. Guardiamo loro con occhi di fiducia e di speranza. Stiamo vivendo un nuovo periodo particolare, ma non fermiamoci: rispettando e facendo rispettare le indicazioni che ci forniscono gli esperti, potremo vivere ancora le nostre relazioni e fare bella la nostra comunità.
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