Riprende la pia pratica dei Nove Mercoledì in onore di San Salvatore da Horta (ogni mercoledì, dal 5 gennaio), con il seguente orario: la mattina, alle ore 8.00, Santa Messa e preghiera a San Salvatore, mentre il pomeriggio, dalle ore 18.00, Rosario, preghiera a San Salvatore e Santa Messa.
Essa deriva da uno dei miracoli operati del Santo: una povera signora cagliaritana, in fin di vita per i dolori della gravidanza, ricette la visita di San Salvatore che non solo la rassicurò della sua guarigione, ma le promise, con la sua intercessione, che il figlio sarebbe nato sano. Il giorno dopo, il Santo, recatosi dalla donna, le chiese di visitare, dopo la morte, la sua tomba per nove mercoledì consecutivi, pregando e accendendo nove lampade alla Madre di Dio (in modo tale da avere, in futuro, gravidanze in buona salute).
Così avvenne e la devozione dei Nove Mercoledì si diffuse dal convento di Santa Maria del Gesù da Cagliari al mondo intero, grazie agli altri miracoli operati dal Santo. Il primo mercoledì ha come tema e virtù principale la fede di San Salvatore, mentre il secondo mercoledì è incentrato sulla virtù della speranza, manifestata da San Salvatore con una fedele costanza nel servizio a Dio, anche nei momenti peggiori. Se la carità, fuoco che ravviva la fede e giustifica la speranza (Salvatore amava Dio e glorificarlo con le opere buone, come amava anche gli infermi e i malati) è il tema principale del terzo mercoledì, il quarto mercoledì aiuta a meditare sulla virtù della orazione, chiave potentissima che apre il cuore di Dio, lo piega e lo muove a compassione per noi.
Umiltà, povertà e castità sono i temi rispettivamente del quinto, sesto e settimo mercoledì. L'ubbidienza è il tema centrale dell’ottavo mercoledì: San Salvatore è sempre stato obbediente verso tutti quelli che lo circondavano, dai sui genitori ai superiori della famiglia francescana, sino a Dio. Infine, la penitenza è il tema del nono ed ultimo mercoledì, prima della novena: San Salvatore si dimostrò amabile, benigno, dolce, caritatevole con i suoi prossimi, ma altrettanto rigoroso e santamente crudele con se stesso. Pur