La diocesi conclude l’anno 2014/15 (che, però, prosegue con il multiforme tempo estivo) con il consueto convegno pastorale che si svolgerà questa sera, 24 giugno, alle ore 19 presso l’Auditorium “Regina Pacis” della parrocchia Madonna della Pace a Molfetta.
Tutti gli operatori pastorali – sacerdoti, religiosi e laici, ma anche ciascuna persona interessata – sono invitati a ritrovarsi per un ulteriore momento di riflessione nell’anno, terzo del progetto pastorale diocesano vissuto all’insegna dell’educazione alla carità e proiettato verso il prossimo convegno ecclesiale, in programma a Firenze dal 9 al 13 novembre prossimo. Il convegno di settembre prima, la lettera pastorale del Vescovo poi, e la settimana teologica, hanno scandito la riflessione sulla traccia di preparazione del convegno che mira a riscoprire “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo“. Riflessione che accompagnerà alcune esperienze estive parrocchiali e che sarà rilanciata da settembre.
Questa sera si parlerà dell’uomo ferito, delle povertà, delle periferie umane, non per accettare una visione vittimistica e, forse, pessimistica dell’umano. «Si tratta piuttosto di uscire dallo schema mondano vincitori/vinti, – è scritto nella traccia di Firenze – per assaporare su un piano diverso la bellezza della lieta notizia: mentre è inchiodato sulla croce (sul legno), e dunque sconfitto agli occhi del mondo, Gesù viene anche innalzato da terra e ricondotto alla gloria del Padre (cf. Gv 8,28 e Fil 2,9-11). Nella vicenda pasquale del Crocifisso Risorto ogni uomo ferito, reietto, rifiutato, emarginato, scartato, è anche “più uomo”, abbracciato nella figliolanza del Figlio, vivificato dal suo stesso Spirito che torna a gridare gioioso nel cuore di molti: “Abbà, Padre”».Dopo l’introduzione del Vescovo Mons. Luigi Martella, questa prospettiva della traccia sarà oggetto di relazione della prof.ssa Annalisa Caputo, docente e ricercatrice in Filosofia teoretica, incaricata del Corso di “Linguaggi della filosofia” (Università degli Studi di Bari), Docente invitato presso la Facoltà Teologica Pugliese; è delegata regionale della Puglia al Comitato preparatorio del Convegno Ecclesiale di Firenze è membro del CVS (Centro Volontari della Sofferenza).
Tutti gli operatori pastorali – sacerdoti, religiosi e laici, ma anche ciascuna persona interessata – sono invitati a ritrovarsi per un ulteriore momento di riflessione nell’anno, terzo del progetto pastorale diocesano vissuto all’insegna dell’educazione alla carità e proiettato verso il prossimo convegno ecclesiale, in programma a Firenze dal 9 al 13 novembre prossimo. Il convegno di settembre prima, la lettera pastorale del Vescovo poi, e la settimana teologica, hanno scandito la riflessione sulla traccia di preparazione del convegno che mira a riscoprire “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo“. Riflessione che accompagnerà alcune esperienze estive parrocchiali e che sarà rilanciata da settembre.
Questa sera si parlerà dell’uomo ferito, delle povertà, delle periferie umane, non per accettare una visione vittimistica e, forse, pessimistica dell’umano. «Si tratta piuttosto di uscire dallo schema mondano vincitori/vinti, – è scritto nella traccia di Firenze – per assaporare su un piano diverso la bellezza della lieta notizia: mentre è inchiodato sulla croce (sul legno), e dunque sconfitto agli occhi del mondo, Gesù viene anche innalzato da terra e ricondotto alla gloria del Padre (cf. Gv 8,28 e Fil 2,9-11). Nella vicenda pasquale del Crocifisso Risorto ogni uomo ferito, reietto, rifiutato, emarginato, scartato, è anche “più uomo”, abbracciato nella figliolanza del Figlio, vivificato dal suo stesso Spirito che torna a gridare gioioso nel cuore di molti: “Abbà, Padre”».Dopo l’introduzione del Vescovo Mons. Luigi Martella, questa prospettiva della traccia sarà oggetto di relazione della prof.ssa Annalisa Caputo, docente e ricercatrice in Filosofia teoretica, incaricata del Corso di “Linguaggi della filosofia” (Università degli Studi di Bari), Docente invitato presso la Facoltà Teologica Pugliese; è delegata regionale della Puglia al Comitato preparatorio del Convegno Ecclesiale di Firenze è membro del CVS (Centro Volontari della Sofferenza).