Un ruolo molto importante nella storia della chiesa di San Bernardino fu svolto dalla ricca borghesia locale, che lega il proprio nome alle cappelle ed agli altari, oltre a più onerose iniziative, commissionando ed acquistando “prodotti di lusso” destinati all'arredo delle cappelle di patronato.
Le cappelle in chiesa si snodano lungo le due navate.
Entrando da sinistra, si susseguono:
▪ l'altare della Crocifissione
▪ la Cappella Passari
▪ l'altare dell’Immacolata
▪ l'altare dell’Adorazione dei Pastori
▪ l'altare di San Francesco da Paola
▪ la Cappella del Santissimo
▪ l'Altare Maggiore, al centro della struttura
▪ l'altare di San Michele Arcangelo
▪ l'altare di S. Salvatore da Horta
▪ l'altare della Madonna del Soccorso
▪ l'altare della Madonna degli Angeli
▪ l'altare della Madonna del Carmine.
In questa sezione sono presenti le schede storico-artistiche di ogni altare.
È necessario rammentare che, durante i lavori di "ammodernamento" tra gli anni '70 e '90 molti altari, tra cui lo stesso altare maggiore, hanno perso parecchie loro componenti, come, ad esempio, i tabernacoli e i frontali (che, peraltro, sono stati collocati in modo arbitrario nel corridoio del chiostro).
Stessa sorte è toccata alle lapidi, anch'esse "attaccate" alle mura del corridoio del chiostro o su alcune colonne della chiesa.