Già di patronato della famiglia Nesta, è attualmente di pertinenza della Confraternita dell’Immacolata, istituita nel 1613 per volontà di Mons. Bovio. L'attuale altare è stato realizzato a devozione dei coniugi Antonio Samarelli e Serafina Minervini (1874), altare che ha sostituito la struttura settecentesca che, a sua volta, sostituì l'originario cinquecentesco.
IL DIPINTO: IMMACOLTA CONCENZIONE CON I SANTI GIOVANNI ABBTISTA E FRANCESCO, LA TRINITÀ E GLI ANGELI
Pala d'altare è il dipinto raffigurante la «Immacolara Concezione con i SS. Giovanni Battista e Francesco, la Trinità e gli Angeli», datata 1589.
Ridotta la tela ai lati e in basso per inserirla nell’ottocentesca cornice di stucco, sono state tagliate le immagini degli ignoti cinquecenteschi committenti e probabilmente la firma dell'autore.
L'opera, importante documento della cultura fiammingheggiante meridionale, è da ascriversi ad un pittore manierista (Nicolaus Dalmata?) operante in Puglia che, attraverso citazioni colte dalla cultura d’Oltralpe, mediante Napoli riesce a produrre piacevoli immagini di sapore devozionale.
Questo dipinto nella chiesa degli Osservanti documenta il culto dell'Immacolata in anticipo sulla fondazione dell'omonima confraternita: d'altronde, la devozione dell’Immacolata in Terra di Bari si diffonde prima della metà del sec. XVI grazie al fervore dell’Ordine francescano sostenitore del dogma mariano.
Accanto all'altare è collocata la statua dell'Immacolata Concezione.