SU MISURA PER TE! È questo lo slogan che, in quest’anno associativo caratterizzato dalla categoria della novità, accompagnerà i bambini e ragazzi di ACR nel cercare una risposta a questa domanda di vita: “mi guardi?”. Questo interrogativo, che esprime il desiderio dei piccoli di essere visti, riconosciuti e compresi nell’oggi della loro storia, ha l’obiettivo ultimo di far scoprire il mistero di Gesù e in esso il desiderio di originalità e unicità.
Dove possiamo scoprire tutto ciò? Proprio nella sartoria, luogo molto particolare e ricco di significato. La sartoria è proprio quel “laboratorio artigianale” dove prende vita l’originalità e l’unicità dell’arte del creare. Il sarto, infatti, è un artigiano che riesce a trasformare con cura e dedizione un pezzo di stoffa in un abito unico e su misura per chi lo indosserà. La sartoria è, quindi, il luogo in cui ognuno viene guardato per ciò che è, con tutte le caratteristiche e peculiarità che gli sono proprie, grazie alle quali viene progettato qualcosa di unico e irripetibile: è il luogo in cui scegliere, in cui creare e rimodulare il proprio abito.
Nella vita dei bambini e dei ragazzi lavorare con arte il proprio vestito vuol dire ricucire ciò che si è rovinato, riconciliarsi dopo aver sbagliato, togliere ciò che non serve e imparare a ripartire sempre. La sartoria è il luogo in cui riconoscere se il vestito creato e indossato mi rende “riconoscibile” agli occhi degli altri, dunque autentico. La sartoria è il luogo in cui valorizzare l'abito da indossare, senza che sia dimenticato in un angolo dell'armadio. Ci apprestiamo, dunque, a vivere un intero anno con la curiosità e tipica di chi attende qualcosa di nuovo. E allora non resta che entrare in sartoria e iniziare a scegliere la stoffa per realizzare l’abito più bello «su misura per te».
Giacomo Vilardi, Responsabile ACR