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Non si può certo dire che la nostra comunità parrocchiale non sia stata attiva e viva durante il lockdown, nei mesi di marzo, aprile e maggio, secondo le proprie possibilità e la fantasia creativa pastorale dei suoi animatori e responsabili, facendosi guidare dall’azione dello Spirito Santo. La comunità ha calibrato con attenzione le attività e i ritmi, cambiando i programmi in base alle necessità del momento. Ci siamo impagnati, ogni giorno, nell’accompagnamento pastorale dei ragazzi, dei giovani, degli adulti e anche degli anziani, senza dimenticare coloro che, a causa dell’emergenza COVID-19 e del blocco delle attività lavorative, hanno vissuto momenti drammatici. Ha abitato e fatto fruttificare anche lo spazio virtuale, senza lasciare che la “comunità” si trasferisse de plano su uno schermo: abbiamo utilizzato gli strumenti virtuali per vivere l’emergenza, per continuare a testimoniare il messaggio di speranza e salvezza del Vangelo che, pur restando unico e irripetibile si è modellato sul linguaggio e sulla sintassi dei mass media.

LE DIRETTE E LA LITURGIA
Anche se fisicamente non presenti alla Santa Messa, abbiamo cercato di rendere “accessibile” la celebrazione eucaristica sine populo della nostra parrocchia a quanti più fedeli possibile attraverso le dirette live ogni domenica mattina e durante la Settimana Santa.
La liturgia reale si è “trasferita” nello spazio virtuale per renderlo strumento di formazione, di ascolto della Parola di Dio, di comunione fraterna, di vicinanza e di incoraggiamento. In linea con questo proposito, sono state prolungate, fino al 31 maggio, le catechesi del sabato sul Vangelo della domenica non solo per il tempo di Quaresima, ma anche per tutto il Tempo di Pasqua e fino a Pentecoste. Abbiamo raggiunto non solo la maggior parte dei parrocchiani, ma anche molti fedeli e molfettesi in Germania, Francia, Spagna, Argentina, Canada, Australia e USA. Inteso valore meditativo ha anche avuto il concerto “Sancta Maria Mater Dei”, andato in onda, in diretta live, lo scorso 17 maggio sulla pagina Facebook, sul Canale Youtube e sul sito parrocchiali, per tutelare la salute della nostra comunità. La Schola Cantorum Harmonia Mundi, diretta dal M° Nicola Petruzzella, ispirata dalle parole del Papa, ha realizzato un concerto online, che ha sostituito nei luoghi quello che si sarebbe sicuramente svolto in parrocchia.

LA PREGHIERA E I CENACOLI
Senza dubbio, l’apertura della Chiesa ogni giorno ha consentito a molti fedeli di fermarsi in preghiera di fronte a Gesù Eucarestia, ma la comunità ha anche scelto di pregare insieme in diverse modalità. Prima il 25 marzo 2020, con una vera e propria cordata del Rosario dalle prime ore del giorno fino alla notte: in profonda comunione, sentendo viva l’urgenza di intensificare la preghiera in quel momento difficile per l’umanità, le famiglie, i ragazzi, i giovani, gli adulti, gli aderenti dei gruppi parrocchiali hanno recitato l’uno dopo l’altro il Santo Rosario. Poi, nel mese di maggio, ogni domenica sera, invece, abbiamo scelto di recitare il Rosario insieme, prima utilizando l’app ZOM e, succesivamente, dopo il 18 maggio, in chiesa con le dovute precauzioni e in linea con le indicazioni di sicurezza fornite dalla CEI e dal DPCM del 17 maggo 2020.
Inoltre, in collaborazione con la Confraternita dell’Immacolata, l’Associazione Femminile e l’Equipe dei Cenacoli di preghiera, non potendosi svolgere nelle case dei nostri parrocchiani la «Peregrinatio Mariae», il Rosario è stato recitato coram populo da un balcone, ogni settimana, in 4 diverse zone del territorio parrocchiale. Anche le nostre case si sono trasformate in vere e proprie “chiese domestiche”: le famiglie si sono appropriate di gesti ordinari facendoli diventare extra-ordinari, perché potesse abitare la presenza del Signore. La sospensione delle messe legata all’emergenza Covid-19 ha costretto i fedeli ad un ritiro forzato, ma ha permesso loro di pregare nelle proprie case, seguendo in tv o in streaming le celebrazioni liturgiche, con la certezza, come afferma «Amoris Laetitia» di Papa Francesco al n.315, che «la presenza del Signore abita nella famiglia reale e concreta, con tutte le sue sofferenze, lotte, gioie e i suoi propositi quotidiani».
Tra l’altro, per aiutare le famiglie a fare delle loro abitazioni “un cenacolo per accogliere Gesù”, abbiamo condiviso nei vari gruppi parrocchiali i 3 sussidi “La ‘chiesa domestica’ celebra la Pasqua”, destinati a famiglie, bambini e adolescenti, in occasione del Triduo Pasquale.

LA CATECHESI E LA PASTORALE
L’amore pastorale è “sbocciato” creativamente e ha trovato nei media lo strumento adeguato per questo momento particolare. Grazie ai mass media e ai social network, abbiamo avuto la possibilità di sviluppare incontri, affrontare temi, discutere, vederci, confrontarci. Nessuno è stato lasciato solo, dai più piccoli ai più grandi. Abbiamo mantenuto intatti e vivi i legami personali e di gruppo e non abbiamo mai perso l’attenzione sul nostro cammino di fede, provando a usare tutti gli strumenti a nostra disposizione per alimentare i legami tra le persone. Che sia stata una classica telefonata per chiedere “come va?” o un messaggio nella chat di gruppo o un incontro “comunitario” su ZOOM, WhatsApp, Messenger o altri strumenti non abbiamo mai perso di vista l’obiettivo: stringere legami, far sentire la persona vicina e presente, interagendo in maniera calda. In particolare, per il Settore ACR, non si sono mai interrotti gli incontri di catechesi e formazione, anche se tenuti con gli strumenti multimediali: questa esperienza è poi convogliata nel Gran Galà di fine anno, quest’anno “mutuato” con un video trasmesso in diretta live domenica 31 maggio.

LA CARITA’ 
L’attività del Volontariato Vincenziano della nostra parrocchia non si è fermato durante il lockdown, anzi si è maggiormente intensificata perché sono aumentate le necessità delle famiglie bisognose del territorio. A loro non è mancato il sostegno comunitario, anzi: nel momento più critico, tutta la comunità ha risposto in modo propositivo, acquistando beni di prima necessità poi distribuiti a chi ne aveva bisogno, grazie anche all’aiuto di giovani e giovanissimi. I nostri volontari, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza, hanno prestato quotidianamente il loro gratuito servizio anche nell’ascolto. Tutto ciò che abbiamo realizzato nello spazio della carità non avremmo potuto farlo senza il contributo di tanti uomini e donne di buona volontà.

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