Don Mattia intervista “online”

Don Mattia Murra è noto alla comunità di San Domenico perché dal 20 ottobre 2011 al 10 agosto 2012 è stato un seminarista attivo nella nostra parrocchia. Ha infatti tenuto incontri per catechisti, organizzato la rappresentazione “Tra bene e male”, portando la passione di Cristo per le strade del centro storico di Ruvo e ha partecipato al capo estivo 2012. Il 5 gennaio 2014 Don Mattia è stato ordinato sacerdote presso la cattedrale di Lecce presieduta dal Mons. Domenico Umberto D’Ambrosio, arcivescovo di Lecce. Alcuni parrocchiani sono stati presenti a questo evento e hanno assistito anche alla prima messa celebrata il giorno dopo nella chiesa “Maria SS. Assunta” in San Pietro Vernotico. Molti amici e parrocchiani credono in lui e vogliono pregare per la sua vocazione. In questa occasione, la redazione di Comunità Viva ha pensato di rivolgere a Don Mattia l’intervista del mese “online” per chiedere le prime impressioni a caldo riguardanti il suo sacerdozio.

– Don Mattia hai solo 25 anni e molta gente si ricorda di te per il tuo operato e per il modo coinvolgente e innovativo di comunicare. Come hai vissuto questa “diversità” di evangelizzare nella nostra parrocchia?

Mah… non so cosa intendi per ‘diversità’. Di certo ho cercato di portarvi Gesù: ho cercato di parlare di Lui e forse sono riuscito solo a balbettare qualcosa. È lo stile del Battista quello che cerco di imitare, non tanto nell’austerità (no ne sarei capace) ma nella trasparenza… vorrei tanto che la gente vedendo me, parlando con me, riuscisse in qualche modo a parlare con Lui, a incontrare Lui… lo desidero con tutto me stesso. Sogno persone che, dopo tanti anni del mio passaggio nella loro vita, non si ricordino del mio nome ma che tramite un pretuncolo abbiano incontrato Lui e ringrazino Dio per questo.

– Inizialmente non sei stato accolto con entusiasmo ma, in seguito, molti parrocchiani si sono ricreduti riconoscendo nel tuo operato un nuovo modo di parlare di Gesù ai giovani, che li contagia invogliandoli a seguire la parola di Dio. Molti ti hanno elogiato evidenziando una dote in te innata. Ne hai tratto ulteriore conferma della tua vocazione?

Ahahahah è vero, ricordo, ricordo! Beh… le chiacchere fanno male alla Chiesa, ce lo dice sempre il nostro amato Papa Francesco. La cosa curiosissima che non feci in tempo a mettere piede che già mi avevano etichettato. Offriamo a Dio! Ricordo però con quanta umiltà don Vincenzo mi venne incontro.
Ma non mi ritenni uno sconfitto in partenza, anzi… Quante belle cose abbiamo fatto insieme! Ogni settimana gli incontri con i ‘miei mostri’ (I ragazzi di Antonietta), le Lectio Divinae i sabati di Quaresima, la Via Crucis per la città… ma soprattutto i volti incontrati! Mi ritengo fortunato!
La conferma della mia vocazione? La gioia dell’annuncio! La gioia di incontrare e parlare di Lui.

– Attualmente sei il collaboratore di don Adolfo Putignano presso la chiesa Matrice di Monteroni in provincia di Lecce, come pensi di dare il tuo contributo presso tale parrocchia?

Mettendomi a servizio. I campi a me affidati sono la pastorale giovanile e la pastorale della carità. C’è davvero tanto da fare… con l’aiuto di Dio posso farcela! A proposito… una preghiera!

– Sei un prete molto attivo non solo tra le strade di Monteroni, ma anche sui social network, credi che l’evangelizzazione possa passare anche per Facebook o con altri mezzi di comunicazione?

L’evangelizzatore non ha limiti quando si tratta di annunciare! Sempre e ovunque deve farlo. La presenza su internet è necessaria, si potrebbero raggiungere tante persone… ma l’incontro faccia  a faccia è sempre da preferire.

– Come ti sei preparato per ricevere il sacramento del sacerdozio?

Mi sono preparato con 8 anni di seminario. Non sono poi tanti per ricevere un dono così grande!

– Quali sono i tuoi progetti futuri? Esistono possibilità di rivederti come vice parroco nella nostra parrocchia? Saresti favorevole per un gemellaggio tra le due parrocchie?

Ahahahha magari, magari… ci tornerei con piacere! Ma questo non è possibile, sono ‘legato’ alla mia bella Chiesa di Lecce. Per un gemellaggio… perché no?!

– Come consigli di comportarci nei confronti di coloro che non si sentono parte della comunità cattolica? Come noi potremmo evangelizzare?

La testimonianza della vita è la migliore tecnica di evangelizzazione. Essere gioiosi, felici e farlo vedere senza aver paura di dire che la fonte della nostra gioia è Lui e Lui solo: questo evangelizza!

 

Tutta la comunità di San Domenico ti porge i migliori auguri per la tua ordinazione sacerdotale.

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